REDAZIONE PESARO

Da oggi il Rifugio Corsini diventa operativo

A giugno sarà aperto nel solo fine settimana, ma nei mesi di luglio e agosto sarà a disposizione degli avventori tutti i giorni

Dopo l’inaugurazione di due domeniche fa, oggi ci sarà la riapertura ufficiale del Rifugio Chalet Principi Corsini. In una splendida e rinnovata sala ristorante in stile montano, o all’aperto, grazie alla bellissima terrazza panoramica, si potrà degustare i prodotti tipici del territorio marchigiano. Una cucina tradizionale, storicamente apprezzata da chi veniva a Monte Nerone prima del terribile incendio che aveva distrutto il Rifugio. " Fu sera e fu mattina….1°giorno ecc. ecc", con le parole del libro della Genesi, Edmondo Luchetti, noto storico della zona e oltre, aveva voluto ricordare durante la cerimonia inaugurale il momento della distruzione del rifugio (19 luglio 2017) e il ritorno alla sua fruibilità (30 maggio 2021).

"La storia di questo luogo è una storia iniziata oltre mezzo secolo fa da un piccolo gruppo di appassionati dello sci- ricorda Edmondo- che hanno dovuto risolvere tanti problemi tecnici e logistici, oltre a dover fare i conti con tante diverse gestioni che si sono susseguite. Poi con una gestione continuativa l’iniziativa del rifugio è andata man mano stabilizzandosi, migliorando il servizio e l’offerta turistica. Nel 1989 quando si decise di aprire il rifugio la domenica a pranzo, il primo incasso fu di 36.000 lire. Dal rifugio iniziale, ci fu negli anni ’70 un primo ampliamento e già era molto, successivamente si demolì il nucleo iniziale ormai vetusto e si ricostruii nella forma che tutti abbiamo conosciuto. Ma se tutto ciò è stato possibile, oltre ovviamente all’impegno di coloro che iniziarono l’avventura, non va dimenticata la figura del principe Tommaso Corsini di Firenze, proprietario di Monte Nerone che gratuitamente concesse all’epoca l’uso dei prati per la pratica invernale dello sci, e il terreno per la costruzione del rifugio".

"La casa Corsini- aggiunge Edmondo- è legata a Monte Nerone dall’800 da quando utilizzava la montagna, prima come affittuaria, nel periodo estivo per le loro greggi di pecore transumanti dalla maremma toscana, poi da un secolo fa, esattamente dal 1919 acquistarono per 200.000 lire tutta la montagna dagli eredi dei Conti Materozzi-Brancaleoni di Piobbico. Oggi come allora gli eredi del Principe Corsini, gli Incisa della Rocchetta e per essi il dottor Ghinazzi, con atto di generosità, hanno rinnovato la disponibilità gratuita dei terreni. La storia del Monte Nerone cambia alla fine degli anni ’50, l’utilizzo secolare della montagna ai soli fini silvo-pastorali, piano piano lasciò il posto alla produzione di legna e carbone e poi al turismo. Grazie al centro trasmittente della Rai, che impose la costruzione della strada di accesso, eventi che fanno parte integrante della storia, perché senza il centro Rai probabilmente non ci sarebbe stata la strada e senza la strada non ci sarebbe stato il rifugio". E adesso il Rifugio è pronto con la sua cucina legata alle radici locali e con i sapori di un tempo. Questo gli orari d’apertura: nel mese di giugno il venerdi e sabato dalle ore 11, la domenica dalle ore 9. Luglio e agosto aperto tutti i giorni.

Amedeo Pisciolini