GIOVANNI VOLPONI
GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Crespini e Carrabs: "Interrogazione al Ministro sulle dimissioni di Guidi, Rossi e Carobini"

Per l’opposizione urbinate l’ultimo capitolo della crisi politica è "Una pagina bruttissima", e si preparano lettere al Prefetto e il...

Per l’opposizione urbinate l’ultimo capitolo della crisi politica è "Una pagina bruttissima", e si preparano lettere al Prefetto e il...

Per l’opposizione urbinate l’ultimo capitolo della crisi politica è "Una pagina bruttissima", e si preparano lettere al Prefetto e il...

Per l’opposizione urbinate l’ultimo capitolo della crisi politica è "Una pagina bruttissima", e si preparano lettere al Prefetto e il coinvolgimento del parlamento. Dice Gianluca Carrabs (Avs, foto sotto): "I tre consiglieri comunali sono stati costretti a dimettersi in blocco, per presunte minacce e pressioni. Si sovverte l’esito elettorale costringendo alle dimissioni chi è stato eletto democraticamente dal popolo, entrato o subentrato in consiglio grazie alle preferenze ricevute, non perché qualcuno, come ha detto il sindaco, ha fatto una concessione. Gravissime anche le affermazioni di Gambini rivolte molto probabilmente al Presidente del Consiglio Lino Mechelli, al quale va tutta la mia solidarietà, dove il primo cittadino lo inviterebbe a dimettersi. L’opposizione domani informerà il Prefetto attraverso una comunicazione ufficiale, dove chiederemo che vengano ascoltati i consiglieri dimissionari. Inoltre presenteremo un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno. Ho già avvertito l’onorevole Francesco Emilio Borrelli che si farà carico della questione per portarla in Parlamento".

Aggiunge Francesca Crespini, di Futura (foto sopra a destra): "La frase più significativa ed eloquente di tutta questa vicenda è stata pronunciata sabato da Massimo Guidi: “Ho chiesto al sindaco di non farli dimettere“, parlando di Carobini e Rossi. Ecco, questa è la frase che svela le pressioni e le prevaricazioni fatte da Gambini, perché i consiglieri sono eletti dal popolo e non nominati da lui". Crespini spiega anche perché Gambini avrebbe posticipato il ritiro delle dimissioni: "Il nostro annuncio era veritiero, il sindaco sapeva delle tre dimissioni ed era sicuro fino al giorno prima anche di quelle del presidente del Consiglio, che però non si è presentato, e quindi il banco è saltato perché ancora non si sono dimessi tutti e quattro i federati. La questione oramai non è più politica ma riguarda il diritto costituzionale, i principi di legalità e di democrazia. Chiederemo la convocazione della commissione parlamentare di Garanzia e Controllo affinché indaghino, perché la connivenza di un governo locale, regionale e nazionale di un colore politico non può prevalere sulla democrazia e sulla libertà che ancora sono costituzionalmente garantite".

Anche Italia Viva, tramite il presidente locale Lucio Venerucci, interviene: "La conferenza stampa mi ha stupito per i toni molto dimessi e criptici. Guidi è passato dall’elogio dell’ignoranza al bacio della pantofola tanto cara al sindaco, lì presente a controllare. La vittima Gambini diventa carnefice ed il passo successivo sono il ritiro delle sue dimissioni “irrevocabili“. Se dovesse ritirarle, dopo le accuse fatte agli altri di fare politica per soldi, il sindaco al primo consiglio utile faccia approvare la riduzione almeno del 50% dello stipendio suo e degli assessori, e coi soldi risparmiati si costituisca o si implementi il fondo per le famiglie in difficoltà con bollette e affitti". g. v.