Giovani e politica. Domani torna a riunirsi il Consiglio comunale di Urbino, l’appuntamento è per le 17.30 nella sala Serpieri di Collegio Raffaello. Tra le varie mozioni in discussione ce ne sarà una della lista civica Futura, appoggiata da tutti i consiglieri di minoranza, che proporrà l’istituzione del Consiglio comunale dei giovani urbinati.
"Il presupposto principale è semplice: Urbino è una città universitaria - spiega Alice Amadori che ha avuto l’idea di questa proposta con la capogruppo Maria Francesca Crespini -. A tale inconfutabile dato si sommano i tanti giovani che vivono in città e le importanti scuole che caratterizzano il nostro territorio e che spingono giovani studenti a raggiungerlo da zone più o meno confinanti. È quindi obbligatorio e fondamentale dargli voce, allontanandosi dall’idea che questi rappresentino solo e unicamente il nostro futuro. Lo so sono, ma rappresentano indiscutibilmente anche il presente. Costituiscono il tessuto vitale e potenziale della nostra società ed è necessario dare ampio spazio all’ascolto delle loro voci valorizzando le loro abilità, creando concreti spazi per il loro sviluppo, per il confronto e per l’integrazione".
Ma il Ccgu, questa la sigla dell’organo di cui si propone la fondazione, a cosa servirà e quali scopi avrà? Da quello che si legge, il progetto è quello di dargli funzioni propositive e consultive su un ampio ventaglio di tematiche, spaziando dalla cultura allo sport, dall’istruzione alla sicurezza stradale, dalla socialità alla vita notturna "costituendo così un efficace ponte tra le nuove generazioni e le istituzioni cittadine. È auspicabile che, in quest’ottica, maggioranza e minoranza lavorino insieme per fornire ai nostri giovani la possibilità di costruire in questa meravigliosa città un presente e un futuro radioso mediante l’offerta di un sostegno attivo all’inserimento lavorativo, la riqualificazione di luoghi di aggregazione, la costruzione di un villaggio dello sport, la costituzione di tavoli di lavori permanenti all’interno dei quali gli stessi giovani possano essere soggetti propulsivi e promotori".
A dare forza alla mozione, per Amadori c’è il riscontro dell’ultima tornata elettorale: "Le elezioni di giugno hanno visto la partecipazione attiva di tanti giovani che hanno voluto far sentire la propria, fino ad allora, inascoltata voce. Non lasciamo disperdere questa ondata di cambiamento. Ascoltiamoli per migliorare. Ascoltiamoli per crescere. Ascoltiamoli perché Urbino sia non solo una meta di passaggio, ma una meta per la vita".
Francesco Pierucci