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Covid, il centro vaccini non va in pensione "Ma sarà l’unico per tutta la provincia"

Con il virus ormai divenuto residuale, si archivia la stagione del Codma. L’Azienda sanitaria ha preso in comodato gli spazi di via Togliatti. Dato il numero esiguo dei richiami, non servirà la prenotazione.

Covid, il centro vaccini non va in pensione "Ma sarà l’unico per tutta la provincia"

di Anna Marchetti

Ha riaperto in via Togliatti 13 il centro vaccinale covid: sarà l’unico presente in tutta la provincia. E’ quanto ha deciso l’azienda sanitaria territoriale che il 31 marzo ha dato l’ok per il comodato d’uso gratuito dell’immobile di via Togliatti, di proprietà dell’Inail. Il contratto di un anno, prevede solo un rimborso spese di 1200 euro per le utenze e l’ordinaria amministrazione.

La decisione di trasferire il centro vaccinale fanese dal Codma, attivato all’inizio della pandemia e che si è dimostrato uno dei centri vaccinali più funzionali e meglio organizzati, all’edificio di via Togliatti è stato motivato dai costi che l’azienda sanitaria avrebbe dovuto sostenere se fosse rimasta in via Campanella. La disponibilità dell’immobile dell’Inail è infatti gratuita, mediante comodato, della durata di un anno.

I nuovo spazi, circa 168 metri quadrati, sembrano rispondere adeguatamente all’attuale domanda vaccinale, drasticamente ridotta. Dall’Azienda sanitaria fanno infatti sapere che "nelle ultime settimane nei centri vaccinali sono state somministrate, ad ogni turno, poche decine di dosi di richiamo". "Il centro di via Togliatti – spiega il direttore del dipartimento di prevenzione Eugenio Carlotti – è già pronto, la prima seduta si terrà mercoledì 12 aprile, dalle 8 alle 13". Al centro potranno fare riferimento tutti i cittadini della provincia che intendano proseguire con i richiami contro il covid 19. La prenotazione, sempre possibile on line, non è più obbligatoria perché con il crollo dei richiami i tempi di attesa sono brevissimi. L’alternativa per chi non voglia rivolgersi la centro fanese è quella di fare riferimento agli ambulatori dell’Ast dove si praticano i vaccini contro tutte le principali malattie.

Come nel resto d’Italia anche nella nostra provincia si assiste ad una drastica riduzione delle dosi di richiamo anche se, secondo Carlotti, "le persone fragili e gli ultra 80enni dovrebbero proseguire la vaccinazione". Anche se le nuove dosi sono aggiornate per proteggere i pazienti dalle ultime varianti, per la maggior parte dei cittadini la grande paura sembra ormai passata. Anche dal ministero della Salute arrivano notizie confortanti in quanto nell’ultimo monitoraggio settimanale sul covid-19 si fa presente "che la situazione epidemiologica nel nostro Paese appare stabile e sotto controllo". Nel report si parla di una "lieve diminuzione dell’incidenza con 34 casi su 100mila abitanti. Sostanziale stabilità dell’Rt, 1 e con un tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva si attesta al 3,8% e al 0,9%.