Shakespeare non finisce di stupire. L’immortalità di un artista è data dal gradimento perpetuo, o da cicliche riattivazioni del gradimento. Si prenda Antonio Vivaldi, il grande compositore barocco veneziano. Monumentale sino alla metà del ‘700. Dimenticato nell’800. Riscoperto nel ‘900. Shakespeare è differente, è sempre stato gradito e l’ultima testimonianza di compiacimento nei suoi confronti è l’adattamento sviluppato dalla piattaforma on-line Netflix sul dramma storico Enrico V, dedicato all’omonimo sovrano inglese, vissuto tra il termine del XIV e il XV secolo. Ok, chi non ha ancora visto il film "The King" (l’adattamento Netflix di cui si diceva) interrompa la lettura...
CronacaCosì Shakespeare (e non solo) sfida il tempo