Pesaro-Urbino, 29 febbraio 2020 - Come previsto dall’ordinanza della Regione le lezioni, in tutte le scuole di ogni ordine e grado, della provincia riprenderanno lunedì. Fa eccezione il liceo scientifico e musicale Marconi di Pesaro che, su ordinanza del sindaco Matteo Ricci, sospenderà le lezioni tre giorni in più, cioè fino a mercoledì. La decisione straordinaria, presa in accordo con il preside Riccardo Rossini, rispecchia l’esigenza prudenziale di contenere il contagio nell’unica scuola, al momento, che ha avuto un caso accertato di Coronavirus. "Importante – ha detto ieri il sindaco Matteo Ricci, in conferenza stampa – è sottolineare che lo studente sedicenne di San Giovanni in Marignano è stato dimesso dall’ospedale e sta bene. E’ guarito come accade al 98% di persone che si ammalano di Coronavirus".
Leggi anche Coronavirus, vittime e contagi in Italia: gli aggiornamenti Ulteriori misure restrittive riguarderanno i 24 compagni di classe del giovane che da giovedì 27 sono stati invitati a rispettare 14 giorni di isolamento volontario. Il preside Rossini ha invitato a mettersi in quarantena anche l’insegnante di strumento del giovane, quale docente che con il ragazzo ha avuto assidui contatti. Per quanto riguarda la sanificazione degli ambienti, ieri i tecnici dell’Asur dopo il sopralluogo hanno dato delle indicazioni. "I tecnici – conferma Rossini – hanno ritenuto sufficiente una approfondita azione di pulizia e disinfezione".
Agli oltre 1900 iscritti e alle loro famiglie del liceo scientifico il preside Rossini ha scritto un messaggio: "Chiedo a tutti gli studenti, alle loro famiglie, e al personale docente e non docente, di alzare la soglia di attenzione e di segnalare prontamente al proprio medico eventuali sintomi influenzali che dovessero presentarsi.
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Chiedo di attuare con maggiore incisività tutte le raccomandazioni previste nella profilassi della malattia, compresa quella di limitare i propri spostamenti al fine di ridurre il rischio della diffusione virale. Il tutto in attesa di ulteriori indicazioni dei sanitari e delle autorità competenti".
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Ieri in conferenza stampa a Ricci è stato chiesto perché l’ordinanza di sospensione delle lezioni interesserà solo il Marconi dal momento che la sede dello scientifico coabita in un complesso scolastico più grande, frequentato dagli oltre 4mila studenti di quattro scuole (liceo Mamiani, liceo Marconi, l’Istituto tecnico Bramante Genga e l’Ipsia Benelli) i cui contatti, durante la ricreazione possono essere facili e frequenti. "E’ un calcolo probabilistico attuato con l’idea di limitare le persone in modo proporzionale al rischio – osserva Ricci –. Il contagio può essere alto se coabito nella stessa classe per un tempo prolungato. Per scrupolo abbiamo allargato la prevenzione a tutti gli ambienti della scuola. Ma oggettivamente di più non è necessario. Anche perché estrapolando il ragionamento qualora il ragazzo è stato in una discoteca, o in una palestra, cosa facciamo? chiudiamo tutti i luoghi dove è stato? No. L’idea è di adottare soluzioni specifiche ad ogni singolo caso. Questi, già dalla prossima settimana, aumenteranno. Statisticamente potremmo averne già trenta casi i n tutta la provincia. Verranno affrontati senza soluzioni generali e generiche, ma specifiche". Tutt’altro fronte è quello della didattica. Molte scuole già dai primi giorni di sospensione delle lezioni si sono organizzate con attività a distanza. "Domani (oggi per chi legge) farò le mie quattro ore di filosofia – conferma il prof Marco De Carolis del Marconi – collegandomi da casa in video conferenza con due classi. Useremo la piattaforma di Google Hangouts meet".