SANDRO FRANCESCHETTI
Cronaca

Coppia gay chiede l’unione civile: "Ma il sindaco non vuole sposarci"

La storia di Hector e Filippo, imprenditori agricoli, che vivono a Cartoceto (Pesaro) e vogliono celebrare un’unione civile: "Rossi ci ha detto che non si sarebbe potuto fare perché forse c’erano dei cambiamenti normativi"

Da sinistra Filippo Sanchi e Hector Pautasso, una coppia dal 2015

Da sinistra Filippo Sanchi e Hector Pautasso, una coppia dal 2015

Cartoceto (Pesaro), 8 agosto 2023 – Hector, 33 anni e Filippo, 36, sono una coppia dal 2015 e domenica erano insieme al ‘Rimini Summer Pride’ per rivendicare i diritti degli LGBTQ+. E lì, hanno parlato anche di un episodio che li ha visti protagonisti appena il giorno prima nella piazza del loro paese, Cartoceto, con il sindaco Enrico Rossi, il quale, stando al racconto dei due, avrebbe espresso perplessità sul fatto di celebrare la loro unione civile.

Parole – quelle di Hector Pautasso, nato in Cile e adottato da una famiglia italiana di Bellocchi di Fano quando aveva 7 anni, e di Filippo Sanchi, riminese, vissuto a Riccione fino al 2015, quando ha conosciuto Hector e si è trasferito nel paese – confermate ieri davanti al nostro taccuino. "E’ successo tutto sabato pomeriggio – dicono -, durante il ‘Mercato Contandino’ al quale noi partecipiamo in quanto imprenditori agricoli, produttori di ortaggi e di miele, perché dal 2017 abbiamo dato vita a un’azienda agricola nella frazione di Ripalta: 5 ettari di terra coltivati al naturale".

“Mente eravamo lì col nostro stand abbiamo svelato ai nostri colleghi agricoltori, grandi amici, che avevamo l’intenzione di ‘sposarci’, o meglio, di celebrare un’unione civile". In Italia infatti il matrimonio può essere contratto solo da persone di sesso diverso, mentre l’unione civile, dalla quale deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione, dal 2016, in virtù della legge Cirinnà, è consentita anche ai rapporti omosessuali. "A quel punto – prosegue il racconto – tutti hanno iniziato a festeggiarci e poiché stava passando il sindaco, un nostro collega lo ha chiamato e noi abbiamo preso coraggio e gli abbiamo espresso il nostro desiderio. E lui, il primo cittadino, ci ha detto che non sapeva se si sarebbe potuto fare e che ne avremmo dovuto riparlare perché forse c’erano dei cambiamenti normativi".

“Nonostante ci siamo rimasti male, e così anche i nostri amici agricoltori – aggiungono Hector e Filippo –, noi gli abbiamo fatto rilevare che siamo già registrati in Comune come coppia di fatto, cioè, che in sostanza, siamo un nucleo familiare, con una sola Tari e una serie di altri aspetti tipici di una famiglia. E il sindaco, di risposta, ci ha detto che anche di questo dovrà parlare con gli uffici. Poi è finita lì, con un po’ di gelo generale".

Dopodiché i due giovani ribadiscono il desiderio di essere una coppia anche dal punto di vista normativo: "La legge è dalla nostra parte e noi ci teniamo a sposarci e a farlo a Cartoceto, dove abbiamo la nostra attività dal 2017 e dove viviamo da oltre un anno, dopo una convivenza settennale a Fano nel quartiere di San Lazzaro".