
Rembrandt nei Musei Civici, la mostra è anche l’occasione per approfondire l’autore. Domani alle ore 17 nella chiesa dell’Annunziata appuntamento con "Lo strano caso del Dottor Faust: da Rembrandt a Walt Disney". Durante la conferenza, gratuita, si potrà imparare sempre più sulla vita del grande pittore, incisore ed artista ed anche su una delle sue opere più famose: “Faust nello studio“.
Luca Baroni (foto), curatore della mostra (che rimarrà aperta fino a 27 marzo) spiega come è nata l’esposizione.
"La mostra è nata con la collaborazione del Comune di Pesaro e della Art Company, la quale ci ha concesso 70 incisioni di Rembrandt. A questa già consistente collezione, si aggiungono anche una trentina di opere provenienti da collezioni private, portando all’interno della mostra alcuni pezzi molto importanti tra cui l’incisione del cosiddetto “Faust nello studio“".
Cosiddetto?
"Il fatto è che si tratta di un errore storico, il quale è stato poi comprovato nel tempo da Goethe, probabilmente anche per dare un tono maggiore alla sua stessa opera. Rembrandt probabilmente non stava pensando a Faust in quell’incisione, ma nell’immaginario collettivo la si conosce così".
Cosa troviamo poi?
"Ci sono ben tre autoritratti di Rembrandt, sempre ad incisura, dove ci si potrà trovare faccia a faccia con l’artista stesso e tutte le sue espressioni. Abbiamo “La Diana al bagno“, “La caccia al leone“ e “La deposizione della croce“, tutte a tiratura coeva, quindi stese da Rembrandt".
Come mai viene citato anche Walt Disney?
"L’immagine di Faust rappresentata nell’incisione venne vista in modo molto curioso da Walt Disney. Dopo che Victor Hugo scrisse “Notre Dame de Paris“, per la versione cinematografica, la Disney si ispirò alla figura di Faust per animare il Ministro Frollo, il cattivo. Si può notare, quindi, come un’opera non muoia nel momento in cui viene fatta, ma come essa duri nel tempo ed anzi sia di ispirazione per altri capolavori, dalla letteratura al cinema".
Perché la mostra va vista?
"Rembrandt incisore a Pesaro, o in genere in Italia, è un evento più unico che raro. Normalmente, infatti, le sue opere si trovano all’interno dei musei francesi o ad Amsterdam. Poter godere delle opere di quest’artista è un’emozione che si può provare poche volte. Stiamo anche valutando l’ipotesi di aggiungere ancora più opere". Per informazioni su costi e biglietti, chiamare il nr. 0721387541 o e-mail a pesaro@sistemamuseo.it
Alessio Zaffini