di Roberto Damiani
Il rendiconto del bilancio 2022 del Comune di Pesaro assomiglia alla ruota panoramica. L’orizzonte cambia di continuo e non sempre è dei migliori. Oggi partiamo di crediti che spariscono ma prima di debiti che aumentano, a partire da quelli contratti con prestiti e mutui. Passano da 41 milioni 871mila euro del 2021 ai 50 milioni 954mila euro del 2022, pari ad un rialzo del 37 per cento. E’ stato rimborsato 1 milione e 643mila euro come interessi. Il ritocco è dovuto al mutuo da 10 milioni e 725mila euro che è stato contratto l’anno scorso per pagare un po’ di tutto, compresi gli asfalti. Un debito finanziario che, in rapporto agli abitanti, pesa per 536 euro a residente.
Ma i guai sono di diverso tipo. Se aumentano i debiti con le banche (il tasso di indebitamento è comunque sotto controllo pari all’1,12 per cento in riferimento alle entrate correnti), l’ufficio ragioneria del Comune ha deciso di considerare "crediti di dubbia esigibilità" una somma pari a 29 milioni e 406mila euro. Non solo: 2 milioni e 815mila euro di tasse non pagate e ancora non prescritte sono state cancellate perché tanto nessuno le avrebbe mai onorate. E 18 milioni 432mila euro sono già stati stralciati perché crediti sempre più incagliati. Complessivamente, su 79 milioni e 232mila euro di crediti, 47 milioni sono da iscrivere nel fondo svalutazione crediti perché di difficile riscossione. Si è accantonata una cifra pari per stare in equilibrio. Ma vediamo perché succede questo. La percentuale di recupero delle tasse non pagate, a partire dall’Imu, è molto bassa. Non supera il 15 per cento. L’anno scorso, su 2 milioni e 256mila euro di accertamenti, sono stati riscossi 343mila pari al 15,22 per cento. Stessa cosa per la Tari. Su 653mila di accertamenti, hanno pagato nel 2022 solo il 14 per cento, per una somma di 95mila euro.
Guardiamo alle note positive. Ricordate il Superbonus? Nel 2022 ha fatto raddoppiare le entrate dovute ai permessi di costruzione. Se nel 2020 era stati accertati crediti per 4 milioni e 706mila euro, nel 2022 il conto è salito a 10 milioni e 435mila euro con una riscossione piena della somma. Merita attenzione la spesa per il personale alle dipendenze del Comune. Nel 2019 vi erano 694 dipendenti per una spesa di 27 milioni di euro, con un costo medio per dipendente di 39mila 278 euro. Nel 2022, i dipendenti sono scesi a 637 e il costo a 26 milioni e 950mila euro con un ritocco dello stipendio lordo arrivato a 42mila euro. La macchina comunale è pagata di più quindi rispetto al passato ma è anche chiamata a rispondere ad una sfida: riuscire a spendere i soldi del Pnrr. Stanno per arrivare 81 milioni e 604mila euro. La fetta più importante andrà al recupero dei palazzi storici come l’ex manicomio San Benedetto per 14 milioni e 975mila euro, altri 8 milioni andranno a palazzo Mazzolari Mosca, 4 milioni e 400mila a palazzo Almerici, 7 milioni e 600mila euro a palazzo San Domenico, ma anche 5,5 milioni di euro per la cittadella del basket. C’è una curiosità: il Pnrr non va solo ai grandi progetti. Arriveranno 250.418 euro per sistemare 5 appartamenti pubblici in via Cattaneo. Sono malmessi, ma dentro ci sono degli inquilini ventennali. Prima un tetto per loro e poi sotto col Pnrr. Il contrario sarebbe inaccettabile.