
Il consigliere regionale dei Civici Marche Giacomo Rossi nei pressi di un torrente
Il Consigliere regionale Giacomo Rossi dei Civici Marche interviene sugli effetti positivi per i Comuni prodotti da alcuni suoi emendamenti alla legge sulla raccolta dei funghi "Con le modifiche – spiega Rossi – da me apportate alla Legge Regionale sulla raccolta dei funghi, abbiamo per la prima volta inserito il permesso giornaliero, settimanale e mensile per i cercatori che provengono da fuori regione ed abbiamo destinato i relativi importi ai Comuni nei quali si effettua la raccolta, i quali hanno sempre messo a disposizione dei raccoglitori i boschi ma fino alla modifica della norma non hanno mai ottenuto benefici".
"Questa norma fu molto contestata – aggiunge il consigliere Rossi – dalla minoranza di sinistra che diceva che non avrebbe portato risorse al Territorio ma ora, dopo il primo anno di applicazione, abbiamo a disposizione i primi dati relativi al 2024 che sono estremamente confortanti per i comuni coinvolti, nonostante non ci sia stata una piena informazione capillare della normativa. La Regione Marche ha infatti incassato 127mila euro e distribuito ben 103.608,50 euro ai Comuni dove avviene la raccolta. Le Provincie di Pesaro-Urbino e Macerata l’hanno fatta da padrone con oltre 35mila euro a testa distribuiti nei vari Comuni montani di raccolta. Per fare degli esempi, un comune come Cagli ha ricevuto ben di 7.373,12 euro, Urbino 5.023,89 euro, Apecchio quasi 4mila euro, Cantiano 3.263,66, risorse che dai comuni, secondo sempre il mio emendamento, dovranno essere spese per tutelare i luoghi di raccolta e per la manutenzione delle strade di campagna che portano agli stessi".
"Se fosse passato anche l’altro mio emendamento – conclude Rossi – che chiedeva il simbolico euro giornaliero per tutti i residenti fuori dalle Unioni Montane, avremmo portato ulteriori ed importanti risorse per le zone montane, ma intanto ci accontentiamo di questo piccolo ma significativo passo in avanti. È stata infatti una prima ed importante inversione di rotta sullo sfruttamento delle risorse delle zone interne che hanno il diritto di monetizzare e tutelare il proprio patrimonio naturale".
Amedeo Pisciolini