Clima che cambia: a Urbino arrivano 80 scienziati

A confronto i maggiori esperti da una ventina di paesi di tutto il mondo per la Summer School in Paleoclimatology

Clima che cambia: a Urbino arrivano 80 scienziati

Clima che cambia: a Urbino arrivano 80 scienziati

Ottanta scienziati da tutto il mondo sono arrivati nei giorni scorsi a Urbino per studiare i cambiamenti climatici. È in corso la ventesima edizione della Urbino Summer School in Paleoclimatology (USSP) che vede studiosi provenienti da venti paesi partecipare agli intensi corsi e workshop studiati dal professore Simone Galeotti e dal suo gruppo.

"La prima edizione dell’USSP si è tenuta nel 2004 diventando da subito diventata un punto di riferimento per la comunità internazionale che si occupa della variabilità climatica naturale del nostro pianeta. Portiamo a Urbino scienziati internazionali di primo livello – spiega Galeotti –. Lo dico con una punta di orgoglio essendone stato il direttore per venti anni ma, soprattutto, con un enorme senso di gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno contributo, su base volontaria, al successo di questa struttura, cosa assolutamente non scontata per scienziati di questo calibro che hanno però sempre trovato il modo di partecipare a dispetto dei loro impegni. La summer school è diventata, nel tempo, un modello che è stato riprodotto in altre realtà, negli Stati Uniti ad esempio, e siamo attualmente in contatto con dei colleghi giapponesi che vorrebbero definire una struttura sul modello USSP nel loro paese".

Da Urbino si studia il mondo e il modello UniUrb conquista il globo. Ma cosa e come si studia nei corsi proposti da Simone Galeotti che ha nel curriculum una lunga carriera da scienziato internazionale?

"L’analisi della variabilità climatica naturale nel passato geologico è un fondamentale strumento di valutazione degli scenari climatici futuri. In pratica, si analizzano le dinamiche climatiche di intervalli geologici caratterizzati da livelli di CO2 atmosferica più elevati di quelli attuali (ovvero simili a quelli previsti per il futuro) per comprendere la risposta del sistema climatico, non su base modellistica ma sulla base di dati reali e concreti. Non a caso USSP è organizzata in collaborazione con l’Institute for Climate Change Solutions (ICCS), di cui l’Università di Urbino è uno dei partner fondatori. ICCS ha nel tempo stretto collaborazioni con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e ha collaborazioni con scienziati di diversi paesi del mondo – prosegue Galeotti –, oltre ad avvalersi delle importanti competenze dei colleghi della Scuola di Scienze Geologiche e Ambientali dell’Università di Urbino. Il contributo dell’area geologica di UniUrb nell’ambito della della didattica e della ricerca è particolarmente apprezzabile, nonostante il numero ridotto di unità di personale". Poi l’appello ai giovani affinché si impegnino in studi di così grande rilevanza. "I corsi di geologia di UniUrb sono una finestra su questo mondo oltre a garantire la solidità di una professione – conclude Galeotti –, quella di geologo, attualmente sulla cresta dell’onda e di sempre maggiore importanza".

Francesco Pierucci