REDAZIONE PESARO

Cividale del Friuli e Rimini si sono inchiodate

Le due sorprese sono incappate in filotti di sconfitte: quattro consecutive per Pillastrini e due per Dell’Agnello.

Le due sorprese sono incappate in filotti di sconfitte: quattro consecutive per Pillastrini e due per Dell’Agnello.

Le due sorprese sono incappate in filotti di sconfitte: quattro consecutive per Pillastrini e due per Dell’Agnello.

Non erano partite per stare in testa, nè Rimini nè - tantomeno - Cividiale. E adesso, dopo una partenza sparata, entrambe sono in panne. La capolista, dopo il big-match in casa con Cantù, ha perso la seconda di fila sul campo di Verona, che ha avuto subito un beneficio dall’arrivo di Zach Copeland (22p) al posto di Pullen, che probabilmente voleva tornare a Napoli, al piano di sopra, e si è visto dal suo impatto. E’ in caduta libera Cividale, al quarto stop consecutivo: stavolta la squadra di Pillastrini si è fatta sorprendere da Orzinuovi, salita ad espugnare l’impianto friulano con 29 punti di Jazz Johnson, talento ’incompreso’ a Rieti che ha confermato però il suo valore. Non ne approfitta però Cantù, che dopo il blitz in Romagna poteva consolidare la sua posizione di forza in questo campionato ed invece è crollata in casa contro Udine in un altro scontro di alta classifica. I friulani, con questo successo dal peso specifico notevole, si confermano formazione dalle grandi ambizioni e soprattutto l’Acqua San Bernardo si domanderà perché ha lasciato partire Anthony Hickey, che domenica ha messo in croce i suoi ex segnando 23 punti tirando come in paradiso (10 su 16). Così in vetta si rimette di nuovo tutto in discussione e adesso i punti di vantaggio di Rimini si sono assottigliati a due, con Udine che incalza.

Sugli altri campi ordinaria amministrazione a Milano con l’Urania che travolge Nardò e altrettanto fa Rieti con Cento. Livorno assolve il suo dovere contro il fanalino di coda Piacenza, mentre Forlì fatica più del previsto con Vigevano, vincendo di sole due lunghezze: il croato Perkovic, a fine contratto, lancia il segnale di chi non se ne vuole andare, firmando 23 punti e mettendo l’Unieuro di fronte al dilemma. Importante lo squillo lanciato da Avellino che porta via lo scalpo da Torino col minimo scarto grazie a una prodezza di Mussini che segna la tripla del sorpasso in transizione sul filo della sirena. Dulcis in fundo, la Fortitudo vince bene davanti al suo pubblico contro Brindisi: impatto forte della truppa di Attilio Caja che sfodera un primo quarto da 20-11 che marca la partita, poi rimasta abbastanza equilibrata nei restanti 30’. Quattro giocatori in doppia cifra per Bologna, a cui bastano otto uomini per aver ragione della Valtur di Bucchi troppo aggrappata invece a Byron Allen. e.f.