Ancora oggi il fascino della storica Caserma "Paolini" al centro di Fano, chiusa nel 2001, cioè poco prima dell’abolizione del servizio di leva obbligatorio, continua a sedurre coloro che vi hanno fatto il militare. Vi sono passati infatti migliaia di giovani di tutte le regioni d’Italia che, arruolati, vi hanno svolto il "Car" ovvero il servizio addestramento reclute prima di essere trasferiti ai reparti di destinazione. Un’attrazione che si rinnova quasi ogni anno con il raduno degli ex militari di leva e dei loro ufficiali superiori a Fano per ricordare i giorni trascorsi in divisa e rendere omaggio anche a coloro che nel frattempo sono scomparsi.
Quest’anno è la volta del raduno degli scaglioni del 1983-1984 che sono convocati per una "Adunata straordinaria" sabato 23 e domenica 24 settembre, 40 anni dopo il servizio militare alla Caserma Paolini che allora ospitava il 28° Reggimento fanteria "Pavia", Divisione Meccanizzata "Folgore". Al raduno, organizzato dall’allora caporale istruttore Mauro Rossi di San Paolo d’Enza (RE) con la collaborazione del fanese Luca Valentini, dovrebbero presentarsi un centinaio di ex reclute provenienti da ogni parte d’Italia, oltre alla presenza del colonnello fanese Silvio Santinelli, allora capitano comandante della 6a Compagnia "Calimero". La Cooperativa Alberghi Consorziati di Fano ha predisposto un pacchetto di soggiorno a Fano per due giorni ed una notte ed inoltre omaggerà tutti i partecipanti con una cartolina d’epoca con annullo del raduno 2023. In tutti i partecipanti il desiderio più grande è quello di poter rivisitare la Caserma Paolini, gli ambienti dove si sono trascorsi giorni e mesi in divisa da militare, e la città di Fano che all’epoca era frequentata costantemente da circa 800 soldati. Lo spettacolo offerto però non sarà piacevole in quanto oggi la caserma è completamente inutilizzata, con il vasto piazzale interno adibito a parcheggio auto. Da anni a Fano si discute di una possibile destinazione di tutta l’area militare situata proprio a ridosso di uno degli ingressi del centro storico (Via da Serravalle), ma finora studi e progetti non hanno portato a nulla. L’Amministrazione comunale ha sempre parlato nell’ipotesi di una sua acquisizione.
s. c.