
Rimini e Urbino sono sconvolte per la tragedia di Marco Pivato, morto a soli 42 anni. Il dramma si è consumato l’altra sera a Trieste, dove viveva da alcuni anni il giornalista riminese, figlio di Stefano, ex assessore alla cultura di Rimini ed ex magnifico rettore dell’università di Urbino. Marco è precipitato dal quinto piano di un hotel. Da quanto si apprende, non si sarebbe trattato di un incidente.
La notizia ha fatto il giro delle due città. Perché Marco era veramente molto noto nella sua Rimini, ma anche a Urbino. Laureato in chimica farmaceutica, specializzato in giornalismo scientifico dopo aver frequentato la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, aveva collaborato anche con Qn e il Resto del Carlino, dove ha lavorato anche per alcuni anni, con La Stampa e altri quotidiani e si era fatto notare come scrittore.
E’ stato autore di numerosi libri, cpme Il miracolo scippato, in cui aveva indagato anche sui casi degli industriali Enrico Mattei e Adriano Olivetti. Con il padre Stefano ha pubblicato vari saggi, tra cui l’ultimo sul grande campione di ciclismo Gino Bartali nel 2021. Ma gli esordi sono stati come poeta, con A poca voce. Fu Sergio Zavoli a scriverne la prefazione, uno dei suoi maestri. Sotto shock la famiglia, distrutti dal dolore i tanti amici di Marco. "Ringrazio le moltissime persone che in queste ore drammataiche ci hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza", dice con un filo di voce Stefano, il padre. Marco lascia i genitori, la sorella Camilla, la moglie Alessandra e la figlia Caterina, di soli due anni. Resta ancora da fissare la data dei funerali, che si terranno a Rimini. In queste ore tantissimi hanno voluto esprimere anche pubblicamente il loro cordoglio. "Sono vicina a Stefano e a tutta la sua famiglia" dice la presidente del consiglio regionale Emilia Romagna Emma Peitti. "Marco era un ragazzo sensibile e intelligente, lascia un vuoto enorme". Anche l’Istituto storico per la Resistenza hanno fatto le condoglianze a Pivato, come il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad. Il sindaco di Urbino, Gambini ha espresso il suo dolore: "Sono rimasto profondamente colpito dall’improvvisa scomparsa di Marco Pivato. Non lo conoscevo personalmente, ma so che era un professionista stimato e la notizia mi ha riempito il cuore di tristezza. Mi stringo al dolore di suo padre, Stefano, e di tutta la sua famiglia". Il magnifico rettore Giorgio Calcagnini ha espresso il "più profondo cordoglio e quello di tutta l’Università di Urbino a Stefano Pivato per la perdita del figlio Marco, del quale l’Ateneo aveva in più occasioni avuto modo di apprezzare le doti umane e professionali nonché per le pubblicazioni scientifiche di alto valore divulgativo".