ALICE MURI
Cronaca

Cinque prenotazioni a vuoto: "Non c’era mai disponibilità. Sono andato in Romagna"

La storia di Massimo Surico: in 18 mesi ha provato a fissare varie prestazioni "Tutto inutile. Sempre la solita risposta: non abbiamo date da proporle".

Negli ultimi 18 mesi ha tentato di prenotare cinque prestazioni, tra visite specialistiche ed esami, tramite il Cup della Regione Marche, senza mai riuscire a trovare un posto disponibile. Facendo un tentativo con il servizio sanitario dell’Emilia Romagna, nel giro di un mese è riuscito a prenotare tutto. Insomma, è quella che si tecnicamente si chiama mobilità passiva: marchigiani che vanno fuori regione (e per i quali la Regione paga). E’ quanto accaduto a Massimo Surico, pesarese, che racconta la sua disavventura attraverso una lettera inviata al nostro giornale: "Sentire che la Sanità marchigiana funziona – dice – fa venire un attacco d’isteria. Ci tengo a dire che non credo che la responsabilità sia da addossare all’attuale Governo regionale e chi ha governato negli ultimi 20 anni ha sicuramente le maggiori responsabilità. Ma dire che oggi la situazione è migliorata è solo un modo per confondere le idee. E questo a discapito non soltanto dei cittadini ma anche del personale che lavora all’interno delle strutture, sia al box dove si prenotano le visite che nei reparti, che lavora con professionalità e sono gentilissimi nell’approccio con il pubblico".

Surico poi fa il suo esempio personale: "Negli ultimi 18 mesi ho provato a prenotare al Cup regionale una visita oculistica, una visita dermatologica, una visita radiologica, una risonanza ed una ecografia. La risposta che mi sono sempre sentito dare è: non abbiamo date da proporle, la richiameremo. Purtroppo in nessuno di questi casi la telefonata per essere richiamati è mai arrivata e dopo aver atteso invano alcuni mesi ho provveduto a rivolgermi al servizio sanitario dell’Emilia Romagna. Il risultato? Tra un minimo di dieci giorni ad un massimo di un mese ho trovato posto per queste visite prescritte del mio medico sugli ospedali di Cattolica e di Rimini".

"Credo davvero – conclude Surico con amarezza – che ogni commento sia davvero superfluo. Basti dire che due anni fa mi sono fatto mettere in lista di attesa per essere richiamato per fare una visita, sempre con il Cup delle Marche ed ancora sono in attesa che qualcuno mi richiami. Questa è la situazione che purtroppo stiamo vivendo. In alcuni casi mi sono rivolto alla sanità privata perché non c’erano delle soluzioni disponibili nelle Marche, ma non è possibile e non è sostenibile farlo ogni volta che si ha bisogno di sottoporsi a visite specialistiche o esami diagnostici. E’ inaccettabile".