Ci mancava lo stadio di canapa. Perricci: "Non è una boutade. Si può fare, vi spiego come"

La candidata a sindaco illustra il suo progetto per il Benelli che ha scatenato ilarità "Non sarebbe utilizzata nelle strutture portanti. Abbiamo un progetto di massima".

Ci mancava lo stadio di canapa. Perricci: "Non è una boutade. Si può fare, vi spiego come"

Ci mancava lo stadio di canapa. Perricci: "Non è una boutade. Si può fare, vi spiego come"

"Lo stadio Benelli deve essere rifatto e lo sarà", ha promesso l’avvocato Pia Perricci, candidata a sindaco, con la lista Vieni Oltre, la sera del confronto all’americana con gli altri candidati, organizzato da Azione Cattolica Pesaro, all’hotel Flaminio. "Non c’è bisogno di interrompere la stagione calcistica – ha aggiunto – perché si potrà fare un pezzo alla volta. Noi avremmo, parzialmente, sia i finanziatori che un progetto di massima: lo faremo con la canapa". Quest’ultima esternazione ha scatenato l’ilarità della platea e, scherzando, all’assessore Enzo Belloni, tra il pubblico, è scappata la battuta: "E’ la volta che i tifosi si fumano lo stadio", mentre un geometra ha osservato: "l’innovazione, cioè i mattoni di canapa esistono, ma per uno stadio è una soluzione utopistica visti i tipici limiti tecnici" riferendosi al fatto che le strutture portanti non possono essere fatte in canapa. L’avvocato Perricci cogliendo la provocazione di Belloni rilancia per spiegare, pubblicamente, il progetto di un nuovo stadio fatto "anche", ci tiene a specificare, con l’impiego di "un materiale nobile ed ecosotenibile come la canapa".

"Noi abbiamo sviluppato un progetto – spiega – per un nuovo Stadio con una capienza di posti a sedere tra i 6.000 e 10.000 e abbiamo anche in parte i finanziatori – dice Perricci –. Rassicuro il geometra: non sarà di canapa, naturalmente, nessuna parte della struttura portante. Le normative non lo permetterebbero. I materiali per l’edilizia che possono essere realizzati grazie all’utilizzo della canapa sono molteplici: blocchi di canapa, intonaci, stucchi, massetti, malte, pitture, pannelli isolanti e i vari prodotti derivati".

In canapa quindi sarebbero solo le rifiniture?

"Tutto quello che non concerne le strutture portanti. La canapa potrà essere usata per gli arredi, le porte e per tanto altro".

Perché la canapa?

"Perché potrebbe creare un indotto economico significativo a beneficio dell’agricoltura. La materia prima potrebbe essere fornita dai produttori locali: la pianta ha due raccolti l’anno, rigenera i terreni trattenendo gli elementi pesanti; rilascia meno anidride carbonica di quella che riesce ad assorbire. Quindi oltre a dare lavoro agli agricoltori sarebbe una scelta che giova all’ambiente. La realizzazione del progetto ha impiegato anni di studio e di analisi sia della fattibilità sia della economicità a cui hanno partecipato i designer Fabio Pierleoni e Dario Ottaviani. Quest’ultimo ha già realizzato il plastico".

Dove trovare le risorse necessarie?

"Il costo della struttura, si aggira intorno ai 18 milioni di euro che potranno essere attinti dai bandi per lo sport che tutti gli anni vengono rinnovati sia a livello europeo che a livello statale ma Pesaro negli ultimi anni non ha richiesto".

Perché l’esigenza di un nuovo stadio? "Uno stadio del genere darebbe la possibilità a Pesaro di crescere non solo da un punto di vista calcistico, ma anche turisticamente per il semplice motivo che si potrebbero ospitare eventi sportivi di categoria superiori, ma anche eventi musicali, rappresentazioni, manifestazioni di interesse e via dicendo. Non solo calcio, ma anche cultura per una vera capitale della cultura e dell’ecosostenibilità".

Solidea Vitali Rosati