Sembra ieri che abbiamo visto gli stivali gonfiabili presentati da una firma americana e invece questo 2024 è alla fine. Sipario. Ma aspettate che lo rialziamo un attimo, giusto il tempo per farci gli auguri di Natale e per il "mai senza" di queste festività. Più che un trend è un’accortezza di stile che è sempre più sdoganata e quindi ve la propongo, ancora, con gioia: le spille.
Una spilla, meglio se vintage o di alta bigiotteria o artistica è quello che ci vuole per aggiungere un tocco frizzante ai look delle feste, anche per stare in casa. Un tempo, negli anni Cinquanta e Sessanta, erano sempre presenti per tornare poi di gran voga tra gli Ottanta e i Novanta. Ma è nel periodo delle festività che le spille sono protagoniste, da sempre. Per l’uomo e la donna, è bello scambiarsele. Cosa scegliere? Sicuramente dosiamo i luccichii, pochi. Sì ai classici camei, animali e fiori. Bellissimi gli insetti dell’alta bigiotteria anni Sessanta. Evitiamo quelle a gagliardetto e troppi mix. Per i più piccoli sono perfette quelle con animali colorati, come se fossero dei fumetti. Il mondo delle spille è infinito, ci sono anche le pietre naturali e i nuovi materiali.
Il profumo delle feste? Si può optare per una raffinata fragranza della famiglia degli incensi oppure un profumo strutturato dove a dominare sono i sentori decisi come bacche di ginepro, macchia mediterranea e arancia amara. Ed eccoci al libro, un bel romanzo tratto da una storia vera “Il canto dei cuori ribelli“ (Pienogiorno) di Thrity Umrigar. La chicca di oggi? Lonely Planet ha pubblicato “Mondo colouring book“ con i 100 luoghi più belli del pianeta, tutti da colorare. E niente, manca la cosa più importante: tanti auguri di buone feste!
Ci rileggiamo nel 2024.
Francesco Pierucci
#FashionissimoCarlino