REDAZIONE PESARO

Chi affossò la nuova questura in via Zongo?: "Il Demanio, non il Siulp. Il resto sono falsità"

Polemica al calor bianco tra i sindacati di polizia sulla nuova Questura. All’indomani dell’intervento del segretario del Silp – Cgil...

Marco Lanzi, segretario Siulp

Marco Lanzi, segretario Siulp

Polemica al calor bianco tra i sindacati di polizia sulla nuova Questura. All’indomani dell’intervento del segretario del Silp – Cgil di Pesaro Pierpaolo Frega sul tema sicurezza in generale (dopo la presunta aggressione nel sottopasso dei Cappuccini la sera del 31 scorso) e a proposito del progetto sulla nuova questura all’ex intendenza di finanza, risponde Marco Lanzi, segretario del Siulp, il sindacato unitario di polizia.

"Ad affossare tale progetto non è stato il Siulp, come falsamente afferma il Silp-Cgil, ma è stato il demanio – sottolinea Lanzi -. Le ragioni? Per il Demanio realizzare la nuova questura nella sede dell’ex intendenza di Finanza, in piazza del Popolo, aveva costi proibitivi. Inoltre, se si volevano rispettare i limiti di vulnerabilità sismica, quella era una soluzione non percorribile. In poche parole un progetto troppo costoso e assolutamente inadatto. Se avessimo avuto il potere di affossarlo lo avremmo fatto subito facendo risparmiare un sacco di soldi ai cittadini e non perdendo altri 6 anni tra firme di protocolli e approvazioni di studi di fattibilità. Il Siulp ha sempre contrastato con tutte le sue forze la scelta della ex Intendenza di Finanza come sede della nuova questura, una scelta che più volte definimmo totalmente inadeguata dal punto di vista tecnico-finanziario e sotto numerosi aspetti legati alla sicurezza. Una decisione che venne assunta sottotraccia senza alcun confronto con i sindacati di Polizia di Stato che, da un giorno all’altro, si trovarono di fronte al fatto compiuto: il 17 giugno 2016 fu stipulato il protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Pesaro. L’allora Prefetto Luigi Pizzi parlò di ’un risultato storico’, se non ci saranno intoppi ’la nuova questura sarà fruibile dal 2019’. Il Protocollo fu poi rinnovato con la ennesima conferenza stampa il 7 agosto 2020".

"L’aspetto paradossale – continua Lanzi – è che lo stesso Segretario del Silp-Cgil non era del tutto convinto di tale scelta come si evince da alcune sue dichiarazioni del novembre 2021: ’Il Silp Cgil era favorevole alla collocazione in via Zongo, non perché fosse la miglior soluzione, ma solo perché era l’unica che ci era stata proposta’".

"Da tempo – dice poi Lanzi, per spiegare l’operato del suo sindacato, visto che Frega lo aveva accusato di non "spendere mezza parola, sul ripianamento degli organici e della risoluzione della sede della nuova questura" – abbiamo già avviato una serie di consultazioni con i colleghi della provincia al fine di promuovere una serie di iniziative pubbliche di protesta: la serie impressionante di pensionamenti, il continuo invio di operatori presso altre sedi per fronteggiare varie emergenze di ordine pubblico e di contrasto all’immigrazione clandestina, il numero veramente esiguo di nuove assegnazioni di personale nella nostra provincia disposte anche recentemente dal Ministero dell’Interno, sta mettendo in ginocchio l’operatività di tutti i nostri uffici costringendo i colleghi a turni massacranti di lavoro, a coprire addirittura i turni di Volante con prestazioni di ore di straordinario regolarmente tagliate e non pagate se non dopo anni dal nostro Dipartimento. Addirittura quest’ultima domenica e il giorno della Befana sono stati sospesi i riposi a dei colleghi dei Commissariati di Fano e Urbino per svolgere dei servizi di controllo del territorio da svolgere a Cantiano. In queste condizioni non è più possibile ed accettabile lavorare ed è sempre più difficile garantire la sicurezza dei cittadini e dei nostri territori".