Pesaro, 26 luglio 2022 - Rossi c’è. Nel cuore degli appassionati arrivati da tutta Italia e dalla Svizzera, dall’Austria, dalla Germania, dall’Olanda. Da ogni parte d’Europa. Perché la Leggenda, quella con L maiuscola, meritava un tributo dalla città che lo ha spesso accolto, e per lui ha tifato da sempre. Il maxi-casco inaugurato ieri in piazzale D’Annunzio sposa proprio questa filosofia, e nei suoi colori dominanti giallo e blu tramuta in manufatto un sentire comune mai scalfito dagli anni che passano senza tregua.
Lo sa bene Valentino Rossi, arrivato alle 18:30 in punto attorniato da due ali di folla (transennate) e dai giornalisti. Accompagnato dalla fidanzata Francesca Sofia Novello, ma anche dal suo stato maggiore che lo affianca durante ogni uscita pubblica. Eppure la giornata è iniziata presto, perché già alle 5 del mattino fervevano già i primi allestimenti. In attesa dell’arrivo del camion che sarebbe arrivato a Pesaro verso le 12, da Riccione. Dove di fatto è partito alle 8: serviva non poca cautela per far arrivare intatta un’opera del genere. Che s’impone col peso di 400 chilogrammi, ed è alta 3.6 metri e lunga 5.4 metri.
Tradotto: un’opera di dimensioni mai viste. Frutto di un lavoro orchestrato dal deus ex machina Massimiliano Santini, e messo in moto dall’Extralab di Riccione (del bolognese di nascita ma riminese acquisito Riccardo Sivelli). Con una sinergia di quattro aziende del territorio, unite nelle loro competenze per ottenere un prodotto finito capace di "resistere a tutti gli agenti atmosferici".
La calma piatta del primo pomeriggio ha poi lasciato spazio a una marea gialla, chiassosa, in festa per un campione eterno. Come i più grandi del calcio e dell’atletica.
Già alle 17:30 il piazzale brulicava di tifosi e telecamere, anche delle più importanti emittenti nazionali. In un clima a dir poco rovente. Valentino però ci scherza su: "Avete sfidato il caldo, ma per questa mezz’ora insieme ho preparato una nuvola sopra di voi". L’umorismo non manca. La gioia per un’opera tanto personale quanto collettiva, nell’era dei selfie e della loro onnipresenza, pure: "Dal primo momento mi è piaciuto moltissimo – racconta Vale, tradendo un filo di emozione -, sono sempre stato un grande appassionato di caschi sin da bambino, ed è stato anche questo ad avermi portato a essere ciò che sono diventato. E’ stato difficile scegliere quale livrea usare, ma alla fine è una davvero iconica". A casco svelato, difficile dargli torto.
Seduto al suo fianco c’era il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, sorriso a 32 denti incluso, perché un evento di questa caratura difficilmente non diventa un volano per un’amministrazione comunale: "Ringrazio tutti coloro che ci hanno lavorato e tutti coloro che sono qui da un paio di ore, a dimostrazione di quanto amore c’è per la carriera di Valentino e per quello che ha rappresentato – racconta Ricci - Ha fatto emozionare milioni di persone in tutto il mondo, e qui batteva il cuore più forte: quello che c’era in ogni occasione e tifava per lui, e che lo ha aiutato a rialzarsi quando le cose non andavano. La sua vittoria è stata anche quella di questa terra, e noi la vogliamo omaggiare con un’opera, anche per rafforzare il ‘pellegrinaggio’ con Tavullia. Siamo convinti che questo sarà uno dei luoghi più belli in cui scattare foto a Pesaro". Intanto i profili social degli appassionati gongolano.