L’operazione ‘ pino’ è partita ieri mattina intorno alle 8,30 quando una squadra di operai dell’Aspes si è recata in viale in viale Trieste, davanti alle colonie di Villa Marina, ed ha iniziato le operazioni. Prima hanno sfoltito la chioma e quindi sono passati alle vie di fatto tagliando il tronco di questo albero di alto fusto che non si è abbattuto sul marciapiede perché si è fermato sulla recinzione in ferro delle colonie. Quando si era ventilata la possibilità dell’abbatimento alcune associazioni aveva sollevato proteste chiamando in causa sia l’assessore Conti che la Soprintendenza di Ancona.
"Abbiamo fatto un presidio sia alle 9 che alle 11 – dice Roberto Malini dell’associazione ‘EveryOne Group‘ – ma non siamo riusciti a fermare il taglio: ormai era tutto deciso... e poi in questi casi le forze dell’ordine ti allontanano. Ho anche mandato mail al vicesindaco Daniele Vimini e quindi all’assessore Maria Rosa Conti adducendo ulteriori argomentazioni al fine di salvare questo albero che è stato piantato tra gli anni Venti e Quaranta del secolo scorso. E’ stato deciso di abbatterlo e da quello che mi dicevano dei giardinieri sono in previsione altri abbattimenti in zona mare. Per me è un errore – continua Malini – perchè in Francia si fa di tutto per salvare queste piante di alto fusto e così in tantissimi altri paesi del nord Europa. Per dirla tutta, poi, dietro l’abbattimento di questi alberi c’è anche un bel businness".
Una voce nel deserto quella di Malini perché nessun altra organizzazioni ha sollevato problemi sul taglio di questo pino marittimo, fra l’altro non tutelato. Anzi nell’ambito proprio del mondo dei Verdi c’è anche chi allarga il fronte con punte plemiche: "Un albero pericoloso che andava a poggiare sulla ringhiera di recinzione delle colonie di Villa Marina. Molto rumore per questo albero mentre nessuno dice nulla sul fatto che per fare delle condotte, nell’Appennino verranno abbattuti un milione e mezzo di alberi", dice Luigi Taglioni ex assessore provinciale all’Ambiente. Prima che scattasse l’operazione ‘pino’, il presidente dell’Aspes Luca Pieri aveva aggiunto che "nella futura programmazione c’è anche la sostituzione del pino abbattuto". Ed aggiunge: "Adesso ci sono dei tempi tecnici da rispettare perché dobbiamo aspettare che si secchi e quindi occorre effettuare il carotaggio altrimenti non si può piantare un nuovo albero. Comunqaue penso che prima dell’inizio della prossima estate pianteremo un nuovo albero".
Prima di arrivare alla decisione di usare le motoseghe l’Aspes aveva annunciato: "Purtroppo in questo caso non c’erano alternative" .