E’ stato il Covid. Ieri in Consiglio comunale, per la prima volta, il vicesindaco Daniele Vimini ha chiarito le ragioni che, nel 2020, hanno fatto dimenticare all’amministrazione comunale di presentare, nei termini di legge, la rendicontazione relativa ai fondi delle Celebrazioni rossiniane per il 150esimo anniversario dalla morte del Cigno.
"C’è stata – ha detto ieri Vimini in risposta all’interrogazione presentata dall’opposizione di centrodestra – un’effettiva mancanza, dovuta probabilmente anche alla situazione improvvisa creatasi a causa della pandemia Covid19 che ha non solo bloccato le celebrazioni rossiniane stesse e parte dell’attività amministrativa ordinaria e straordinaria, ma anche ridefinito le priorità dell’amministrazione comunale nel periodo. Ci vien fatto di pensare che lo stesso tema - la straordinarietà dei mesi del Covid - abbia portato il Ministero stesso a non richiedere, o comunque ricordarci in quel tempo, la scadenza della rendicontazione comunque prevista. Il Ministero – ha ammesso Vimini – ha infine richiesto la rendicontazione, anche a seguito dell’interessamento del deputato, l’onorevole Antonio Baldelli, il 18 luglio 2024. Il Comune ha trasmesso con Pec del 7 agosto, quanto richiesto". Nel ricostruire i passaggi, poi Vimini ha ricordato che il Ministero della Cultura ha chiesto l’invio di un’ulteriore rendicontazione sull’utilizzo dei contributi acquisiti (pec del 13 agosto) a cui il Comune ha dato riscontro, il 29 agosto inviando la documentazione (coerente con la relazione trasmessa; nel dettaglio: Delibere del Comitato, Disposizioni, Mandati e tabelle riassuntive)". Il vicesindaco ha poi chiarito che è stato lui a ricoprire i ruoli di segretario tesoriere del Comitato "coadiuvato dal personale degli uffici comunali".