NICOLA PETRICCA
Cronaca

Cosa ha causato il rogo mortale? Due ipotesi per spiegare la strage in galleria a Urbino

L’esplosione delle bombole d’ossigeno o la perdita di carburante alla base delle fiamme. Quanto allo schianto, è probabile che il conducente dell’ambulanza sia stato colto da un malore

Urbino, 29 dicembre 2023 – Lo scoppio delle bombole d’ossigeno presenti sull’ambulanza come presidi di soccorso o una perdita di carburante dal mezzo, causata dall’impatto, con una successiva scintilla a innescare le fiamme. Sono queste le ipotesi principali su cui gli inquirenti stanno lavorando per capire il motivo dell’incendio che ha avvolto il mezzo del 118 e il pullman granturismo scontratisi mercoledì dentro alla galleria tra Urbino e Fermignano, in un incidente che è costato la vita a quattro persone: Stefano Sabbatini, Cinzia Mariotti e Sokol Hoxha, della Potes di Fossombrone, e Alberto Serfilippi, paziente che stavano portando in ospedale.

Dopo i rilievi della polizia stradale, particolarmente complessi, vista la situazione che si era creata nella galleria di Ca’ Gulino, gli atti passeranno ora alla procuratrice facente funzioni di Urbino, Irene Lilliu, che sta coordinando le indagini e dovrà decidere anche se disporre l’autopsia sui cadaveri. L’unica certezza è che per il nullaosta alla sepoltura bisognerà attendere, mentre i veicoli coinvolti sono stati rimossi dal tunnel e sequestrati.

Tra gli aspetti al vaglio della Procura ci sarà anche l’allestimento dell’ambulanza, compreso il posizionamento delle bombole d’ossigeno sul mezzo, e si cercherà poi di ricostruire la dinamica dell’incidente, per provare a capire se alla base dello scontro ci sia stato un errore umano, un malore o altro.

Intanto , sono state dimesse dai pronto soccorso di Urbino e Pesaro le sette persone che erano state sottoposte ad accertamenti e medicazioni, quattro ragazzini e tre adulti accompagnatori, tutti facenti parte della comitiva che era arrivata a Urbino, dall’Ascolano, per una gita di più parrocchie. A casa è tornato anche l’autista del pullman, Massimo Mariotti, che aveva portato in salvo tutti i propri passeggeri facendoli scendere rapidamente dalla corriera dopo l’impatto, tramite l’uscita posteriore, e scortandoli al sicuro all’imbocco della galleria.

In seguito a questa tragedia, che ha sconvolto l’intera provincia, i Comuni di Urbino e Fossombrone hanno dichiarato il lutto cittadino: "La comunità di Fossombrone ha perso quattro membri importanti ed amati che rimarranno per sempre impressi nelle nostre memorie – ha scritto su Facebook il sindaco Massimo Berloni –. Dopo un primo, doveroso, momento in cui ognuno di noi si è chiuso in rispettoso silenzio, vorrei unirmi al cordoglio delle famiglie di Cinzia, Stefano, Sokol e Alberto".

Oltre al lutto, i due Comuni sono stati concordi anche nell’annullare gli eventi in programma in questi giorni, compresa la festa di Capodanno, come spiega il sindaco Maurizio Gambini: "Mi sembrava inopportuno confermarli. Oltre a fare le condoglianze alle famiglie, c’è poco da aggiungere: il pensiero va a loro. Devo però sottolineare come l’autista del pullman, con la propria prontezza di riflessi, e gli accompagnatori siano stati veramente bravi e lucidi nel gestire la situazione, salvando i ragazzini che avevano con sé".

Un gesto eroico sottolineato anche da tre parlamentari marchigiani, Giorgio Fede (M5s), Irene Manzi (Pd) e Antonio Baldelli (FdI), che hanno espresso solidarietà alle famiglie delle vittime, ricordate ieri dalla Camera dei deputati. A riguardo dell’incidente, c’è stata anche una richiesta d’informativa urgente da parte del M5s.