MARIO CARNALI
Cronaca

Caso teatro, il Tar respinge la sospensiva

Cagli, primo pronunciamento sulla candidatura nella lista del patrimonio Unesco. L’assessore Marini: "Speriamo ci siano ancora possibilità" .

Cagli, primo pronunciamento sulla candidatura nella lista del patrimonio Unesco. L’assessore Marini: "Speriamo ci siano ancora possibilità" .

Cagli, primo pronunciamento sulla candidatura nella lista del patrimonio Unesco. L’assessore Marini: "Speriamo ci siano ancora possibilità" .

Dita incrociate per la candidatura del teatro di Cagli nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. "Il Tar delle Marche ha respinto la sospensiva e da questo momento in poi la causa entra nel merito della questione". È quanto annuncia l’assessore al Comune di Cagli Benilde Marini a proposito della recente ordinanza del tribunale amministrativo regionale che, mercoledì scorso, si è pronunciato in camera di consiglio.

"Noi abbiamo fatto opposizione alla delibera di giunta della Regione Marche in cui il Comune di Cagli viene escluso – spiega l’assessore Marini - e abbiamo chiesto la riammissione del teatro di Cagli nella lista. Con il rigetto della sospensiva il Tar ha stabilito che interrompere il percorso della candidatura Unesco non ha senso, perché in questa fase il Comune di Cagli non potrebbe rientrare per una questione di regolamento. Non è stato, tuttavia, rigettato il ricorso e infatti durante la prossima udienza si entrerà proprio nel merito della questione ossia se il teatro di Cagli potrà o meno, secondo il Tribunale, essere riammesso in questo percorso".

Nonostante questo primo verdetto non proprio favorevole resta la speranza, quindi, per il rientro ‘in corsa’ del Teatro di Cagli tra i candidati. La decisione, infatti, non chiude le porte per il futuro. "Noi siamo soddisfatti – continua l’assessore - perché il nostro intento non era quello di andare a bloccare il percorso, non vogliamo arrecare alcun tipo di danno ai teatri che sono all’interno di questa lista.

Siccome il regolamento Unesco prevede che possano esserci dei sopralluoghi, (questo avverrà nel corso del 2026), ci potrà essere anche una richiesta di integrazione da parte dell’organo Unesco. Quello che noi chiediamo è che, nel momento in cui ci sarà questa eventuale richiesta di integrazione, ci possano essere delle possibilità per il nostro teatro".