Pesaro, 11 ottobre 2024 – "Oggi pomeriggio devo andare a Pesaro (che per chi non è pratico è praticamente attaccata a Fano) per tenere una conferenza. Non è pubblica, per cui non posso invitarvi. Ho paura della Dengue? No. Però non sono incosciente e ritengo che andare a Pesaro non sia, in questo momento, privo di rischi". Così Roberto Burioni, professore di virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, in un post su Facebook.
"Purtroppo quello che sarebbe stato il mio migliore alleato, il freddo, non è dalla mia parte. Sono previsti 22-23 gradi, temperatura alla quale le zanzare tigre (che se infette possono trasmettere la dengue) sono attivissime e pungono senza pietà. Fossero stati 15 gradi sarei stato molto più tranquillo, ma così non è", aggiunge. Lo scienziato, di origini marchigiane, fin dall'inizio segue con attenzione gli sviluppi del focolaio autoctono di Dengue partito dal Fanese, dove sono stati superati i 100 casi, mentre 2 casi sono stati registrati a Pesaro.
"Tuttavia non rinuncerò alla conferenza, però prenderò delle precauzioni. Utilizzerò sulla pelle che non è coperta dagli abiti (mani, faccia e via dicendo) un repellente che contenga almeno il 25% di Deet come principio attivo - spiega - che mi proteggerà con dimostrata efficacia per diverse ore. Si trovano in ogni supermercato. Tutti gli altri, in particolare quelli "naturali", o non funzionano, o funzionano per pochi minuti. In questo modo sono ragionevolmente sicuro di non correre rischi inaccettabili".
"Però, siccome è meglio non tentare la sorte, dopo la conferenza invece di rimanere a Pesaro, dormire nella mia bella casa davanti al mare e magari andare a cena con amici, me ne riparto subito verso lidi più sicuri, in attesa di tempi migliori - chiosa Burioni - che permetteranno anche a tutti voi di godere della bellezza, della ricchezza culturale e dell'ospitalità di questa deliziosa cittadina".