Intorno alle polemiche sull’Atim, l’Agenzia per il Turismo e per l’Internazionalizzazione delle Marche, "iniziano gli attacchi e le velate minacce", scrive Anna Casini, capogruppo regionale del Pd. "Alle ultime notizie circa una strana serie di affidi diretti – prosegue – ha fatto seguito la singolare reazione di una società affidataria che in modo inaccettabile entra nel merito di questioni su cui ha sollevato dubbi anche la Corte dei Conti". Breve riassunto: la vicenda è quella della promozione e la vendita dei pacchetti del treno storico da Ancona a Pergola, date in affidamento diretto dall’Atim all’agenzia di viaggi dorica Criluma, tra i cui soci c’è il padre di Francesco Novelli, capo della segreteria del governatore Acquaroli. Un affidamento che peraltro, ha sottolineato la Vitri, è di 139.500 euro, 500 euro in meno della soglia oltre la quale sarebbe necessaria una gara. La Criluma ha risposto alla Vitri, evocando azioni legali. "Cosa avrebbe detto di strano la consigliera Vitri? – chiede Casini – Non è vero che uno dei soci di un’agenzia affidataria sia il padre del caposegreteria di Acquaroli? II gruppo Pd, nel rimandare al mittente le velate minacce, ribadisce che continuerà a svolgere l‘azione di controllo degli atti della Regione e in particolare verificherà come sono stati spesi e vengono spesi i soldi dei marchigiani. A tal proposito riteniamo risibile che dopo la proiezione di alcuni video che mostrano gli attuali uffici dell’Atim completamente vuoti durante l’orario di servizio, Acquaroli abbia deciso di nominare una commissione interna: il controllato diventa controllore e tutto viene incardinato nelle competenze tecniche. E no caro Acquaroli il tema è politico e quindi la commissione deve essere del Consiglio regionale".
Cronaca"Caso Atim, parole inaccettabili contro la Vitri"