La boa da virare al termine del girone d’andata è ormai dietro l’angolo: mancano tre partite e due di queste saranno ancora in casa, il 22 e il 29 dicembre. Il calendario è stato decisamente amico della Carpegna Prosciutto in quest’ultimo mese del 2024, permettendo ai biancorossi di risalire piano piano la classifica sfruttando il fattore campo e facendo il blitz nell’unica trasferta in programma, sul campo del fanalino di coda. Ora Ahmad e compagni possono calare il poker: domenica prossima all’astronave arriverà la Juvi Cremona, formazione che era partita sparata con tre vittorie su tre (espugnata Vigevano, battuta Cividale e sbancata Nardò) poi nel prosieguo della stagione ha fatto più fatica e ora si trova a quota 12, due punti sotto la Vuelle. Tutto questo in attesa della sfida che tutti i tifosi aspettano sin da quando la Lega Nazionale Pallacanestro ha diramato il calendario. Saltato il derby del tifo con Rimini per la decisione della Prefettura di vietare la trasferta ai tifosi romagnoli, il pubblico pesarese vorrebbe ‘rifarsi’ a fine anno incrociando non le armi, ma i cori con la Fossa dei Leoni, che l’ultima volta si presentò in massa alla Vitrifrigo Arena il 13 aprile del 2022 rimediando una bruciante sconfitta di un punto (88-87) che fu decisiva per la retrocessione dei bolognesi.
Ma prima di questo salto in avanti, che potrebbe essere pericoloso perché l’attesa per la partita già monta, la testa di Imbrò e compagni dev’essere presente sull’impegno che li aspetta domenica prossima contro la seconda squadra di Cremona (anche se in realtà la Vanoli, che gioca al piano di sopra, è un’evoluzione dell’ex Soresina) appartenente al gruppo Ferraroni, rinata nel 2014 dopo aver ceduto il titolo a Brescia ed essere ripartita, inizialmente, solo con le giovanili. Poi la scalata partendo dalla serie D regionale fino ad arrivare in A2, mantenendo il nome originale di JuVi che deriva da Juventude et Viribus Cremona, che per tutto il ‘900 fu l’unica squadra cittadina. Questo per dire che è un club con una storia da rispettare e merita la stessa attenzione che la Vuelle ha messo contro Cantù e Torino, le due avversarie contro le quali è rinata.
Il tris di successi consecutivi, assolutamente impensabile dopo la netta sconfitta nello scontro diretto a Brindisi dell’ultima di novembre, ha riacceso l’interesse in città e la fiducia che questo gruppo assemblato (si pensava) malamente in estate, abbia invece forse qualcosa da dire in questo campionato. La rotta che porta al giro di boa – ultima di andata a Cividale il 5 gennaio – ci rivelerà se la barca pesarese ha preso il vento giusto.
Elisabetta Ferri