REDAZIONE PESARO

"Carignano: o le terme o niente"

L’assessore Fanesi chiarisce dopo i rumors. La nuova proprietà: "Non è vero che non le vogliamo ripristinare"

"Pronto, sono l’assessore Cristian Fanesi". Dica... "Chiamo per le Terme di Carignano e volevo specificare una cosa, perché intendo essere ben chiaro sull’argomento". Dica... "Sono anni che questa amministrazione lavora per far rinascere le terme, per cui non esistono alternative. E siccome lo strumento urbanistico, al di là di tutti i discorsi, è nelle mani del Comune, vorrei specificare che quell’area ha una precisa destinazione che è quella termale. E non ci sono possibilità di cambio di destinazione d’uso e a decidere è solamente il Comune. Poi che senso ha realizzare un hotel di lusso in un’area come quella, potevano scegliere un altro terreno. Questo è il mio pensiero ed anche quello dell’amministrazione per cui la mia posizione sull’argomento è ferma e i paletti sono chiari".

Un sasso nello stagno quello lanciato ieri dall’emiliano Lorenzo Ferrari che comunque nella vita fa il medico termalista. Ferrari aveva dichiarato al Carlino che aveva fatto marcia indietro dal progetto, perché a lui era stato detto dalla nuova proprietà che le terme non si sarebbero mai fatte: solo clinica estetica, un hotel di lusso e la vecchia palazzina usata per feste e ricevimenti. Ma le sue previsioni, oltre alla posizione ferma da parte dell’assessore Cristian Fanesi, non trovano sponda nemmeno da parte della nuova proprietà dell’area di Carignano che ha al suo vertice l’avvocato Maurizio Natali. Un gruppo, quello guidato da Natali, che ha quattro cliniche private in Regione e tra queste c’è anche l’ex ospedale di Sassocorvaro.

"Mah, se devo essere onesto e sincero io questo signore non so nemmeno chi sia, non l’ho mai incontrato e nemmeno ci ho mai parlato per telefono – dice con voce anche un po’ stupita l’avvocato Natali –. Forse uno dei tanti che chiama lo studio per un appuntamento. Per cui tutto quello che ha detto è privo di qualsiasi fondamento ed è tutto privo di capo e di coda". Detto questo Maurizio Natali entra nello specifico della questione: "Non è assolutamente vero che non vogliamo riaprire le terme. Certamente si è davanti ad un progetto che va ben ponderato sulla scorta della capacità dei pozzi delle acque termali. Il tutto deve essere valutato attentamente anche alla luce i quello che è accaduto prima. Comunque da parte nostra una cosa è sicura: le terme si faranno. Il resto? Naturalmente stiamo procedendo con molta prudenza anche perché l’investimento che vogliamo fare è molto importante e vogliamo fare di Carignano un fiore all’occhiello non solo per Fano ma anche per tutta la regione. In questo momento noi, così come i nostri tecnici, siamo al lavoro, ma visti i tempi e vista anche la lentezza delle risposte, le cose vanno a rilento. Le dirò di più – conclude Natali –: stiamo anche pensando al personale che deve essere di assoluto livello nazionale. Comunque io capisco tutto e capisco anche la presidente del comitato che vogliamo incontrare e con cui desideriamo parlare".

A questo proposito Beatrice Morbidoni, ex dipendente delle terme di Carignano e rappresentante di un comitato con una pagina fb molto seguita, aggiunge "che io non sono stata mai invitata dalla proprietà, bensì alcuni cittadini mi avevano avvertita che a Carignano c’erano i rappresentanti della nuova proprietà. Ma purtroppo, quando sono arrivata, alle terme se n’erano già andati tutti". Ora la Morbidoni viene accontentata perché il presidente della nuova società proprietaria dell’area ha detto che la vuole incontrare.

m.g.