SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Carenza di posti negli asili nido : "Il Comune non cambia le regole. Tradite le aspettative dei genitori"

La consigliera Marchionni: "Bocciati gli emendamenti che avrebbero migliorato gli incastri in graduatoria. Amministrazione sorda a richieste senza costi aggiuntivi: beffata “la protesta dei passeggini“".

La consigliera Marchionni: "Bocciati gli emendamenti che avrebbero migliorato gli incastri in graduatoria. Amministrazione sorda a richieste senza costi aggiuntivi: beffata “la protesta dei passeggini“".

La consigliera Marchionni: "Bocciati gli emendamenti che avrebbero migliorato gli incastri in graduatoria. Amministrazione sorda a richieste senza costi aggiuntivi: beffata “la protesta dei passeggini“".

Nulla da fare. "Le graduatorie per entrare negli asili comunali resteranno con gli stessi problemi evidenziati in seno al Comitato genitori lavoratori". La consigliera Giulia Marchionni scuote la testa: non si spiega per quale ragione – quei due emendamenti al Dup, Documento unico di programmazione 2025-27, utili ad accogliere le richieste di alcuni genitori con i figli rimasti fuori dal nido comunale – non siano stati approvati.

Di cosa parliamo? Del problema della fame di posti nei nidi comunali: sono un centinaio i bambini tra 0 e tre anni che sono rimasti fuori. Un problema che ha fatto scattare la mobilitazione di alcuni genitori affinché la questione sia una priorità da risolvere. "Il primo emendamento avrebbe voluto introdurre la possibilità – spiega Marchionni – al momento dell’iscrizione di indicare le preferenze, in ordine di interesse, per tutte le strutture del Comune e non solamente per due, come avviene con l’attuale regolamento". Con il secondo emendamento Marchionni avrebbe voluto ottenere: "la redazione di una unica graduatoria generale nella fascia 0-3 ed un’unica graduatoria per la fascia 3-6, valida in tutte le strutture e non soltanto in quelle per cui si è espressa la preferenza". Secondo Marchionni queste due modifiche avrebbero agevolato una maggiore conciliazione tra le aspettative dei genitori con le possibilità di incastro a disposizione degli uffici. "Vorrei ricordare il caso – dice Marchionni – tra quelli esposti dal Comitato genitori lavoratori, relativo ad un padre, Vittorio, il quale con il punteggio registrato sarebbe potuto entrare in altri nidi, diversi dai due indicati come preferenze. Vittorio avrebbe preferito che i servizi educativi gli proponessero comunque gli altri nidi in cui il figlio sarebbe potuto entrare grazie al punteggio alto, dettato questo da maggiori esigenze del servizio a fronte di poche alternative personali. Ma – rimarca Marchionni –: gli uffici si fermano alle prime due preferenze espresse al momento dell’iscrizione". Lunedì in Consiglio comunale ben sette sono stati gli emendamenti presentati da Marchionni affinché fossero introdotte migliorie al sistema dei servizi educativi. "Sono stati tutti bocciati – dice –, compreso quello mirato alla lotta agli sprechi alimentari". Cioè? "Ho lanciato l’idea di fornire a tutti i bambini delle scuole primarie pesaresi di un kit composto da sacchetto e contenitore in plastica per portare a casa gli avanzi del pranzo non consumato dal bambino alla mensa scolastica. E’ stato bocciato perché secondo la presidente della commissione educativi, sarebbe vietato dalla legge, far uscire i pasti dalla mensa scolastica. Mi permetto di obiettare che a Cattolica invece il kit verrà distribuito nelle scuole con dentro la mensa già da gennaio 2025". Marchionni, tra le altre cose, ha chiesto al Consiglio comunale di prevedere "il potenziamento del servizio pomeridiano prevedendo la metà dei posti in graduatoria nella fascia 0-3 e 3-6 con servizio fino alle 18" e "di studiare un servizio ricreativo estivo per coprire Agosto".

Nessuna di queste proposte è stata considerata. "Per il pomeridiano e per l’estivo fino ad agosto non mi sorprende che siano stati due provvedimenti cassati: entrambi impongono un impegno economico e quindi una variazione delle voci di bilancio. Contesto invece che non ci sia stata la volontà di rimetter mano alle regole per la costituzione delle graduatorie nei nidi: Non avrebbero comportato aumenti di spesa, ma solo maggior lavoro agli uffici. Peccato: si è persa la buona occasione per ascoltare i cittadini".