La Cardiologia dell’Ospedale di Urbino si conferma un reparto che detta i tempi: per la prima volta nelle Marche, ha impiantato a un paziente un nuovo dispositivo di piccole dimensioni che normalizza le contrazioni cardiache alle persone affette da scompenso. "La nostra realtà – dice il primario Paolo Busacca – è sempre più all’avanguardia nel trattamento invasivo avanzato di aritmie e scompenso cardiaco. La procedura è stata la prima del genere nelle Marche". Aggiunge il dottor Matteo Casale, del team di elettrofisiologia e cardiostimolazione: "Il dispositivo grande circa sei centimetri è ad oggi il più piccolo disponibile: è chiamato “Optimizer Smart Mini“, tecnologia di cui possono beneficiare alcuni pazienti il cui scompenso non ha altre possibilità di intervento". Prosegue Busacca: "Il dispositivo migliora la qualità della vita dei pazienti e ci pone tra le eccellenze del territorio. Ringrazio tutta l’équipe perché la nostra attività è il frutto del duro lavoro di tutto il gruppo della Cardiologia, in cui l’insieme di medici esperti e di operatori più giovani, affiancati da un eccezionale personale infermieristico, ha creato i presupposti per poter essere un punto di riferimento per tutta la provincia e frenare la mobilità regionale, dando risposte ai pazienti evitando viaggi della speranza". L’équipe di Elettrofisiologia, sotto la guida del dottor Maurizio Mezzetti, è composto anche dalla dottoressa Loredana Caccamo, dal dottor Giacomo Nucci e dalle Infermiere specializzate Manuela Paganelli e Martina Carlotti. La procedura è stata effettuata in équipe con le infermiere specializzate Silvia Lupi e Valentina Del Monte.
gio. vol.