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Carabiniere lo pizzica a rubare una bici: preso

Pergola, un militare rovina il colpo a un ventiduenne di San Lorenzo in Campo che stava agendo poco lontano dal centro storico

Carabiniere lo pizzica a rubare una bici: preso

Ha rubato una bici e probabilmente l’avrebbe fatta franca, ma un carabiniere della stazione di Pergola, seppure a casa in malattia, gli ha ‘rovinato’ il colpo, tanto da farlo finire agli arresti e ora, dopo la convalida, dovrà pure sottostare all’obbligo di dimora nel Comune di residenza e a quello della permanenza notturna tra le mura domestiche. Protagonista un 22enne di San Lorenzo in Campo, R.P., già noto alle forze dell’ordine per una serie di altri piccoli furti.

Erano circa le 13 di mercoledì quando il militare dell’Arma a casa per malattia ha visto da una finestra il giovane che si muoveva con fare sospetto vicino ad un edifico di via Martiri della Libertà, poco lontano dal centro della città dei Bronzi. E poiché lo ha riconosciuto, ha continuato a tenerlo d’occhio, finché non l’ha scorto mentre si impossessava di una bicicletta e ci saliva in sella per dileguarsi. A quel punto il carabiniere, nonostante fosse fuori servizio, è sceso in strada, ha preso la macchina e ha iniziato a seguirlo, chiamando contestualmente i colleghi al lavoro, che sono arrivati subito e hanno intercettato il ladro in un bar, perché lui, ignaro di essere stato visto mentre commetteva il furto, stava tranquillamente bevendo una cosa. Dopo il fermo e le procedure che seguono in simili reati, il 22enne è stato portato nella caserma della stazione carabinieri di Terre Roveresche (dal 28 agosto comandata dal maresciallo maggiore Domenico Pellegrino), dove ha trascorso la notte in una camera di sicurezza. Dopodiché, ieri mattina, c’è stato il trasferimento al tribunale di Pesaro, con il giudice che ha convalidato l’arresto e contestualmente, visto che si tratta di un soggetto recidivo, ha disposto nei suoi confronti la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di San Lorenzo in Campo, vietandogli, dunque, di superare per le intere ventiquattrore i confini del suo paese, e anche l’ulteriore restrizione della permanenza in casa la notte, per l’esattezza dalle 22 alle 7 del mattino successivo.

E’ praticamente certo che sulla disposizione di misure così severe, se commisurate al furto di una bicicletta, abbia pesato il fatto che il giovane si sarebbe già macchiato di diversi reati contro il patrimonio, rubando portafogli, carte di credito e persino una macchina. Il tutto, in diverse zone non solo della Valcesano, ma anche in atre città e paesi a ridosso del confine tra le province di Pesaro-Urbino e Ancona.

Sandro Franceschetti