ROBERTO FIACCARINI
Cronaca

Capitale europea della cultura. Adesso Spacca invita Ricci: : "Norcia e Pesaro insieme"

Polemiche sull’appoggio delle Marche alla cittadina umbra. Vimini: "Sembrava un pesce d’aprile". Ma l’ex governatore ora propone all’ex sindaco di lanciare una candidatura unica per il 2033.

Capitale europea della cultura. Adesso Spacca invita Ricci: : "Norcia e Pesaro insieme"

Polemiche sull’appoggio delle Marche alla cittadina umbra. Vimini: "Sembrava un pesce d’aprile". Ma l’ex governatore ora propone all’ex sindaco di lanciare una candidatura unica per il 2033.

"Uniamo le due candidature". La più ecumenica delle proposte per la Capitale europea della cultura 2033 arriva – udite udite – da Gian Mario Spacca, che dopo essere stato rimesso da Matteo Ricci al centro del palcoscenico regionale, non ha nessuna intenzione di tornare dietro le quinte. L’ex governatore fabrianese, come abbiamo scritto ieri, è uno dei padri della candidatura per il 2033 di ‘Norcia e la Civitas appenninica’, progetto che dunque dovrebbe essere concorrente a quello di Pesaro e Urbino. La Regione Marche ha espresso il suo sostegno per Norcia con una delibera approvata tre giorni fa: sembrava un autogol, o meglio un assist che Ricci, da sfidante in pectore di Acquaroli per la Regione, avrebbe potuto sfruttare per un nuovo affondo sul centrodestra. E invece no. Ricci ieri non ha fatto polemica. Difficile pensare che sia stato l’amore per gli Appennini a farlo tacere, più probabile che a indurlo al silenzio sia stato invece il ruolo che in tutta questa storia ha Spacca, al quale – va ricordato – lui fa la corte da quest’estate affinché torni nel centrosinistra in vista delle Regionali.

Insomma, qui politica e cultura con ambizioni europee si intrecciano eccome. Ieri però ha parlato appunto Spacca, rivolgendosi direttamente a Ricci con l’obiettivo di "favorire una convergenza tra la proposta di Pesaro e quella della ‘Civitas Appenninica’ a Capitale Europea della Cultura 2033. Marche, Umbria e Abruzzo – spiega Spacca – hanno dato il loro placet e almeno 15 comuni (tra cui anche Urbino) delle tre regioni si preparano ad esserne protagonisti. Ad iniziare da Norcia che formalmente sarà portavoce del progetto della Civitas Appenninica e che è stata scelta perché è il centro del sisma che ha colpito le tre regioni. A Bruxelles avrai sicuramente verificato – aggiunge rivolgendosi a Ricci – che la capitale europea della cultura viene scelta proprio in base ad elementi di debolezza e non di forza. In questo senso la Civitas Appenninica ha molte probabilità di battere Torino e Siracusa e altri che come noi hanno già in fase avanzata l’elaborazione della loro candidatura. E comunque sarebbe paradossale dividersi per favorire altri". Di qui l’invito a discuterne favorendo "un incontro tra i due Comitati per giungere a un’unica candidatura che rappresenti il nostro territorio".

Ora la palla passa a Ricci, che probabilmente avrà qualche difficoltà a dire no a Spacca. Ieri comunque è intervenuto il vicesindaco Daniele Vimini, che proprio con Ricci ha incontrato a Bruxelles Marie Imbert, coordinatrice delle capitali europee della cultura, con cui si è parlato del percorso: la prima manifestazione di interesse uscirà nel 2027, il bando vero e proprio l’anno successivo. Vimini replica al sindaco Luca Serfilippi, che ha lamentato l’esclusione di Fano (accusa "campata in aria, vi abbiamo coinvolto invitandovi agli Stati generali del turismo") e commenta con un pizzico di ironia il sostegno della Regione a Norcia: "Sembrava un pesce d’aprile fuori stagione. Auspichiamo una Regione protagonista e non alla finestra come per Pesaro2024".

Contro Acquaroli hanno avuto parole dure Micaela Vitri e Renato Minardi, consiglieri regionali del Pd: "La giunta di centrodestra continua a umiliare il nostro territorio con decisioni inspiegabili. Ma stavolta si sono superati, sostenendo una città umbra". Insomma, le reazioni non mancano. Tranne una: quella di Ricci, che oggi qualcosa dovrà pur dirla. Il ‘quasi amico’ Spacca se l’aspetta.