REDAZIONE PESARO

Caos Vuelle, gli ultras se ne vanno. Anche Sassari banchetta: e adesso?

Pesaro sprofonda ma sfiora la clamorosa rimonta. Buscaglia contestato. Tifosi a confronto con Costa e Cioppi

Caos Vuelle, gli ultras se ne vanno. Anche Sassari banchetta: e adesso?

CARPEGNA PROSCIUTTO

69

SASSARI

79

CARPEGNA PROCIUTTO: Visconti 19, Cinciarini 11, Ford 9, Mockevicius 9, Tambone 8, Toté 7, Bluiett 6, Mazzola, Maretto ne, Stazzonelli ne. All. Buscaglia.

SASSARI: Tyree 26, Gombauld 12, Chara 12, Jefferson 12, McKinnie 5, Diop 5, Kruslin 3, Cappelletti 2, Gentile 2, Treier ne, Gandini ne, Raspino ne. All. Bucchi.

Arbitri: Attard, Bartoli, Valzani.

Parziali: 20-13, 28-41, 42-68.

Note: Spettatori 4.890

Che fosse una domenica fuori dalla norma era ormai comprensibile anche per i meno avvezzi alla straordinarietà della Victoria Libertas. Un allenatore lasciato con una squadra incompleta e con troppe mancanze come poteva evitare una contestazione in apertura? D’altra parte se Buscaglia è stato solo parzialmente contestato, come è stato possibile che la sua squadra prima affondasse dal 20-13 al 10’ fino al 28-41 al 20’? Sembrava tutto chiuso a favore di una Sassari decisamente superiore in regia con Breein e soprattutto Jefferson. Ovvero l’ennesimo play firmato due giorni orsono. Le due guardie fanno il brutto e cattivo tempo, spazzando via la coppia Tambone-Cinciarini a cui si era affidato il coach Buscaglia. Al loro fianco si facevano sentire il lungo Gombauld e soprattutto il grande ex Chara (12 punti e 4 rimbalzi). D’altra parte Pesaro viene superata un’altra volta a rimbalzo (31-44) e deve ancora una volta riflettere sulla decisione di non intervenire subito sull’assenza di Bamforth. La Carpegna Prosciutto affonda fino al 31-58 e Sassari dilaga.

in questa pazza domenica succede l’inaspettato: quattro italiani – Cinciarini, Tambone, Visconti, Totè – più Quincy Ford mettono in piedi una rimonta per certi aspetti clamorosa. Ma l’arrampicata (un parziale di 29-3 fino al 67-71 al 39’) non basta. Vince alla fine Sassari 69-79 e si gode la classifica oltremodo migliorata.

Ma un attento coach come Piero Bucchi sottolinea: "A Pesaro anche in questa occasione c’era un sacco di pubblico sugli spalti": 4890 spettatori. Una parte a dire il vero se n’è andata prima della fine. Insieme al sindaco Matteo Ricci. Infine il resto del pubblico continua a tifare ad ogni canestro ed ogni azione del biancorossi. Con tanto di mini ultras dietro il canestro avversario. Cose che possono succedere solo a Pesaro. Mentre una ventina di ultras hanno aspettato la squadra fuori dagli spogliatoi con steward e poliziotti. Hanno avuto un confronto con Costa, Cioppi e Buscaglia. Ora ora inizierà la rumba su chi deve rimanere con il cerino in mano. Sarà il tecnico Maurizio Buscaglia? Il problema vero è che ora alle spalle di Pesaro sono rimasti solo Treviso, e Brindisi ieri vittoriosa su Brescia. La salvezza è sempre più problematica.

Luigi Luminati