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Cannabis light, il prefetto di Pesaro-Urbino Lapolla ai sindaci: "E' illegale"

Chi continuerà a venderla rischia la chiusura del negozio, la sospensione della licenza e il sequestro della infiorescenza

Vittorio Lapolla, prefetto di Pesaro Urbino

Vittorio Lapolla, prefetto di Pesaro Urbino

Pesaro Urbino, 29 luglio 2019 - Lotta dura alla cannabis light. Chi continuerà a venderla rischia la chiusura del negozio, la sospensione della licenza e il sequestro della infiorescenza. Lo ha ribadito a chiare lettere oggi il prefetto di Pesaro Urbino, Vittorio Lapolla, ai sindaci degli Comuni della provincia in cui ci sono negozi che vendono prodotti derivanti dalla canapa, tutti convocati per una riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.

"Oggetto della riunione - specifica una nota della prefettura - sono state le implicazioni conseguenti alla recente sentenza, depositata il 10 luglio 2019, della Corte di Cassazione che, a Sezioni Unite, si è definitivamente pronunciata in ordine alla liceità della vendita di prodotti ricavati dalla canapa, statuendo che la loro commercializzazione, indipendentemente dalla quantità di principio attivo (THC), costituisce un illecito di natura penale secondo la normativa sugli stupefacenti".

Il prefetto ha quindi richiamato l'attenzione dei sindaci "sulla necessità di informare i titolari degli esercizi commerciali interessati in merito ai principi affermati dalla pronuncia della Suprema Corte e sulle conseguenze derivanti dalla commercializzazione di detti prodotti". Sono circa 25 i negozi che commercializzano prodotti derivanti dalla canapa in provincia, circa la metà dei quali a Pesaro, Urbino e Fano.