
Un esemplare di razza Amstaff. A destra Roberta Giuliani, che ha aiutato la ragazza ferita: a sinistra Veronica, padrona di Samy, il meticcio che lei è riuscita a salvare dalle ganasce dell’Amstaff
Pesaro, 1 aprile 2025 – Attaccata da un cane razza Amstaff, che assomiglia a un pitbull. Si salva lei, a parte due buchi nel pollice causati da un morso; e si salva, grazie a lei che lo toglie dalle fauci dell’Amstaff, anche il suo piccolo cane meticcio.
Ma per una mezzoretta buona, l’Amstaff, completamente libero, fuggito dal cancello della casa del padrone, semina il terrore tra i quartieri di Santa Maria delle Fabbrecce e Vismara. E’ accaduto venerdì scorso, di mattina, sotto la pioggia. La donna morsa, una ragazza di 38 anni, è finita al pronto soccorso. Il cane dopo un po’ sono stati rintracciati dal servizio veterinario dell’Ast e riaffidati al padrone. Il quale si è scusato con la ragazza ferita per quanto era successo.
Tutto comincia alle 8,25, quando Veronica sta uscendo dalla sua casa di via Bassano del Grappa, a Santa Maria delle Fabbrecce, assime al suo Samy, un meticcio di 10 anni, per la solita passeggiatina. Fa pochi passi poi si trova di fronte l’Amstaff. Da pochi minuti, su Fb, un paio di post segnalavano questi due cani pericolosamente liberi: perché assieme all’Amstaff c’era “l’amico”, un meticcio femmina, che girava con lui, usciti dalla stessa casa. Quei due post allertano Roberta Giuliani, che fa parte del gruppo le “Primule di Eva” e si occupa di animali persi, o in difficoltà, o legati in genere a situazioni di pericolo. Roberta parte subito per controllare cosa sta accadendo con la sua auto, verso le vie in cui i due cani sono stati segnalati dai residenti. Li intercetta nella via che porta al cimitero, cerca anche di fermarli offrendo loro un wurstel, ma i cani non la calcolano e proseguono. Lei cerca di seguirli.
Ma non fa in tempo ad arrivare prima dell’attacco. A poche decine di metri di distanza, l’Amstaff, che è un maschio, ha già puntato il meticcio di Veronica. “Io ero in macchina – racconta Roberta – pioveva, ho visto quella ragazza che cercava di scansarlo, ma quando l’Amstaff l’ha attaccata l’unica cosa che poteva fare era di cercare di scansarlo e di salvare il suo cane. Vedo che sposta il suo cane oltre un cancelletto, per sottrarlo alle ganasce dell’Amstaff. Stava piangendo, era terrorizzata, le ho detto ‘lanciamelo’, sono riuscita a prendere il cane che era insanguinato e alla fine è entrata anche lei nella mia macchina”.
C’è sangue, non si capisce se sia della ragazza o del cane, poi capiscono che è della padrona. “Prima li ho accompagnati nella loro casa, poi siamo andati dritti al Pronto soccorso”.
“Io poi torno a Vismara – prosegue Roberta – chiamo il servizio veterinario e la polizia locale, perché i due cani nel frattempo si erano allontanati, non si sapeva dove, e volevo evitare altri attacchi simili. In realtà a Vismara nel frattempo l’Amstaff aveva attaccato anche un’altra ragazza”.
Anche in questo caso, in diretta, c’è una traccia evidente su Fb: “Attenzione – scrive un residente – circa 20 minuti fa mia moglie e la sua cagnolina sono state aggredite da due cani liberi in via Santerno… per fortuna mia moglie aveva con sé l’ombrello con cui si è difesa poi è riuscita scappare, le autorità sono state avvertite, e manderanno Volante a breve, i due cani sono ancora liberi”.
La passeggiata pericolosa dell’Amstaff e dell’amica finisce poco dopo. Caso ha volouto che ritornando verso i cani Roiberta incontri una istruttrice cinofila. Che stavolta riesce a bloccare ambedue. Li mettono nella macchina e, grazie ai microchip, poi i vetrerinari rintracciano il padrone e glieli riconsegnano.