
Campus: dove mettono gli studenti? Addio al bar, ci faranno tre aule "Ma ora c’è poco tempo per i lavori"
All’inizio della scuola mancano due settimane. A giugno ci siamo lasciati con la drammatica previsione di 200 studenti senza un’aula in cui entrare perché al Campus di via Nanterre gli spazi sono ormai una carenza storica. Al momento la situazione è molto migliorata, ma non del tutto risolta. Il primo dato di fatto è che per ricavare almeno tre nuove aule è stato chiuso il servizio bar presente all’interno del Campus scolastico: il contratto con i gestori scadeva a luglio e la Provincia non ha rinnovato il bando. Rientrata della disponibilità dei locali, la Provincia ha iniziato con lo smantellare bancone, frigoriferi e attrezzatura da ristorazione in vista dei lavori che serviranno a trasformare gli ambienti in tre aule didattiche.
"Bene, ma non benissimo. Anzi... aspetterei prima di considerare la questione del tutto risolta – osserva la consigliera comunale Giulia Marchionni, informata sulla questione da diverse famiglie preoccupate sull’avvio incerto dell’anno scolastico dei propri figli –. Di positivo, nella soluzione trovata dalla Provincia c’è che la scolaresca senz’aule non dovrà migrare lontano dal Campus di via Nanterre come è sembrato dovesse avvenire ad inizio estate". Vero. L’idea della Provincia di affittare un edificio alla Torraccia per dare una destinazione pro tempore agli studenti senz’aula è stata abbandonata su pressione delle stesse scuole perché non percorribile vista la difficoltà che si sarebbe generata nel gestire la didattica, a fronte di due sedi distanti. "Quello di cui le famiglie sono preoccupate ancora oggi – continua Marchionni – sono i tempi di realizzazione: si riuscirà ad inaugurare le aule in tempo per il 13 settembre, primo giorno di scuola? A giudicare dallo stato in cui versa l’ex bar direi che si tratta di preoccupazioni legittime. Inoltre il bar non è l’unico intervento da fare". Vero anche questo. Nei piani della Provincia c’è quello di ricavare un altro paio di aule ridisegnando gli spazi del piano terra, ingresso professori, lato via Solferino: questo intervento che rivoluzionerà corridoi e spazi comuni permetterà di dotare il liceo musicale di quattro o sei piccole sale insonorizzate per le lezioni di strumento che sono individuali. Il gioco di incastri, quindi, dovrebbe liberare una aula, nello stabile del Bramante Genga, dove il Marconi si è allargato impegnando 16 aule: dal 13 settembre, un’aula dovrebbe tornare in capo all’Istituto tecnico e professionale altra scuola in forte carenza di spazi.
"Io sono fiducioso – osserva il preside del Marconi, Luca Testa – nell’operato della Provincia. Ringrazio Domenicucci e l’architetto Bartoli e l’ingegnere Massarini. Per almeno quest’anno il problema è stato risolto nel modo migliore".
Solidea Vitali Rosati