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Calendari per bambini nelle scuole di Pesaro: un monito contro la tecnologia pervasiva

Pesaro regala calendari ai bambini delle scuole comunali per promuovere relazioni umane e riflettere sull'uso della tecnologia.

Mille calendari in dono. Uno per ogni bambino

Pesaro regala calendari ai bambini delle scuole comunali per promuovere relazioni umane e riflettere sull'uso della tecnologia.

Mille calendari, uno per ogni bambino che frequenta una delle 26 scuole comunali, tra nidi e materne di Pesaro: è il regalo annunciato dall’assessore Camilla Murgia, perché venga messo sotto l’albero di Natale dalle famiglie pesaresi. "Il calendario è fatto con immagini prese durante l’anno scolastico dalle nostre maestre ed educatrici – osserva Murgia –: immortalano momenti di autentica confidenza tra i bambini e gli adulti (educatori, genitori...). Sono foto importanti perché ben rappresentano l’obiettivo di valorizzare la relazione che oggi deve essere vissuto come un monito". Nulla è a caso: da un anno i servizi educativi hanno elaborato una intelligente controffensiva verso strumenti tecnologici – come gli smartphone, i tablet e altri – la cui pervasività è insidiosa per la crescita sana dei bambini. "Spengo lo smartphone e niente ci distrae" è il motto scelto per dicembre 2025, mentre le foto raccontano di sguardi che si incrociano, libri che vengono letti insieme, abbracci condivisi e giochi all’aperto. Non c’è quella della mamma che allatta guardando lo smartphone o l’altra, più comune che abbandona il bambino davanti ad un videogioco, mentre lavora.

"Non ci sono queste foto perché il nostro obiettivo non è giudicare, ma far riflettere mostrando azioni propositive – spiega Murgia –. Abbiamo speso un anno intero proponendo incontri con i pedagogisti che potessero aiutare la genitorialità a comprendere i rischi di certe abitudini a cui tendiamo a non dare valore, quando invece, ne hanno, purtroppo, a discapito della capacità relazionale e perfino cognitiva dei più piccoli. Quasi 2mila genitori hanno preso parte agli incontri". L’analisi è accurata, messa a punto con la sinergia del Coordinamento pedagogico comunale, con la sponda della Cooperativa Labirinto ed è agevolata dall’osservazione sul campo. "Siamo abbastanza preoccupati a livello di relazioni umane e quanto questo possa avere riflesso sullo sviluppo dei bambini – osserva Simona Bertozzini, responsabile del coordinamento pedagogico – Mi riferisco all’invadenza dei mezzi tecnologici e della prassi di essere sempre connessi. Abbiamo sentito molto forte la responsabilità di accompagnare le famiglie verso una consapevolezza maggiore dei rischi", ormai acclarati dalla neurologia infantile così come dalla pedagogia.

Solidea Vitali Rosati