REDAZIONE PESARO

Cagli, per il caso parcheggi le “toppe“ sarebbero anche peggio del “buco“

L’opposizione: "Al gestore riconosciute somme per le “soste jolly“".

"Caro parcheggio ma quanto mi costi..." con questa frase inizia il comunicato inviato dal gruppo di minoranza Fare Comune tramite il capogruppo Alberto Mazzacchera che torna a commentare un Piano Parcheggi che continua in città a creare molti disagi e commenti: "Ai cittadini di Cagli è oramai noto – si legge nel comunicato – quanto il costoso Piano parcheggi varato dal sindaco Alessandri e dalla sua giunta nel 2022, sia dannoso per il centro storico ma non tutti sanno che, per farlo digerire all’opinione pubblica, sono state fatte proprio dagli amministratori comunali tante e tali modifiche pre-elettorali da renderlo del tutto economicamente svantaggioso per il Comune. Infatti, il contratto della durata di ben otto anni firmato nel 2022, prevede che al Comune di Cagli sia garantito un introito di 28.877,50 mila euro l’anno, mentre la società privata che gestisce i parcheggi si riserva tutto l’incasso compreso tra i 28mila circa e i 231mila euro. Il punto è che il Comune di Cagli, solo dopo aver firmato il contratto di otto anni, per calmare i cittadini si inventa una “sosta jolly“ per gli stalli blu di 30 minuti non contemplata, però, nella concessione iniziale. Ecco che per far fronte a questa geniale trovata, finalizzata a mitigare la protesta in particolare dei commercianti e non solo a fini elettorali, il Comune riconosce alla società appaltatrice il corrispettivo non versato dal singolo automobilista. Ma per pagare la “sosta jolly“ il Comune di Cagli nel 2024 ha riconosciuto la somma di ben 25.500 euro (con le Determine della Polizia Locale n. 740 del 23.10.24 e n. 761 del 31.10.24). Da qui discende che il Comune di Cagli che, prima dell’economicamente disastroso Piano parcheggi, incassava circa 25 mila euro, nel 2024 ne incasserà appena 3.377 (poco più del 10% iniziale) perché dei 28mila euro promessi ben 25.500 sono tornati indietro alla società privata concessionaria sotto forma di parcheggio “jolly“. Così agli automobilisti spolpati dal Piano parcheggi, a solo vantaggio della società privata e a totale detrimento delle casse comunali, motteggiando un celebre film, non gli resta che piangere".

Mario Carnali