Un appartamento distrutto dal fuoco, la facciata di un condominio rovinata dal fumo, dieci gatti sfuggiti alle fiamme. E’ quanto accaduto ieri mattina alle 11 in via Rossellini nel quartiere della Celletta. In quel momento non c’era nessuno in casa, eccetto sette gatti. La proprietaria al rientro si è abbandonata alla disperazione perché non riusciva a vedere i suoi animali che chiamava per nome, uno ad uno, andandoli a cercare fin sotto le auto parcheggiate. I vigili del fuoco, arrivati con tre mezzi e dieci uomini dopo esser stati chiamati dai vicini di casa alla vista delle fiamme, hanno lavorato per ore in modo da eliminare ogni pericolo di una ripresa dell’incendio. I danni sono ingenti, perché oltre all’appartamento distrutto hanno subìto delle conseguenze anche quello soprastante col solaio intaccato dalle fiamme e quelli attigui per l’intenso fumo che vi è entrato. Almeno tre famiglie sono state evacuate per tutta sicurezza nell’immediatezza, in attesa che il fumo si fosse disperso.
La proprietaria, Franca Amati, 55 anni, non sa darsi una spiegazione: "E’ ancora presto per capire cosa abbia fatto partire le fiamme ma ho dei sospetti". Quali non li ha specificati ma su questo stanno indagando i carabinieri intervenuti sul posto insieme agli ispettori dei vigili del fuoco. Secondo un primo accertamento comunque, la causa più probabile sembra essere un corto circuito provocato dalla presa di corrente del frigorifero. Proprio in quel punto, i vigili del fuoco avrebbero rinvenuto elementi utili per dare una spiegazione all’incendio. Che si è sviluppato in pochissimi minuti tanto che i residenti nel condominio si sono accorti delle fiamme quando erano già alte arrivando a toccare il balcone dell’appartamento del primo piano. Un’altra famiglia che abita accanto si è accorta perché qualcuno li ha chiamati al telefono dicendo che c’erano un incendio dal vicino.
Molta gente è poi arrivata con dei trasportini per gatti in modo da aiutare la proprietaria, disperata per i suoi micetti che non riusciva a ritrovare. Due mancano ancora all’appello.
ro.da.