ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Broker, parla una vittima: "Ho perso 220mila euro. Era l’eredità dei miei"

La testimonianza choc di Paolo Sacchini: "Quell’agente finanziario mi era stato segnalato da un conoscente. Gli ho affidato i soldi ma poi la società è fallita". Il buco si allarga a quasi un milione: e salgono a 32 gli investitori pesaresi coinvolti

Paolo Sacchini, 65 anni, ex titolare di un’agenzia di viaggi

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"Ho perso 220mila euro, l’eredità dei miei genitori e alcuni risparmi, investendo in quella ‘spazzatura’.

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Il broker mi aveva detto che la salvezza del capitale sarebbe stata sempre e comunque garantita. Dopo 5 anni, la società è fallita e io ho perso tutto".

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Paolo Sacchini, 65 anni, ex titolare di un’agenzia di viaggio, è un altro pesarese che ha investito i propri soldi per il tramite del broker romagnolo Gilberto Omarini, 64 anni, residente a Ravenna ma attivo nella zona di Forlì. Il consulente finanziario era abilitato all’offerta fuori sede su incarico di una società bolognese, la Solution group spa, fallita il 15 marzo 2022. Insieme a lui ci sono altri 17 pesaresi, assistiti dall’avvocato Giorgio Paolucci, "per un totale di circa 800mila euro – illustra il legale -, per recuperare i quali i miei clienti si sono insinuati nel passivo della Solution Group spa che ammonta a oltre 8 milioni. La società ha altre cause milionarie in piedi su investimenti nei confronti di altre società dalle quali, a sua volta, ha dei crediti da recuperare. La speranza è che possano ottenere indietro le somme investite, ma non sarà un percorso veloce".

Altri 14 investitori, tutti residenti tra Pesaro e provincia, erano finiti nella rete del broker, per un totale di 145mila euro. In quel caso, tramite gli avvocati Tommaso Patrignani ed Enzo di Maria, la scelta è stata quella di intentare una causa civile direttamente nei confronti di Omarini e il tribunale ha riconosciuto pochi giorni fa l’annullamento dei contratti stipulati condannando il broker a risarcire. Il buco totale arriva a toccare quasi il milione e per un totale di almeno 32 pesaresi coinvolti.

"I 18 clienti che si sono insinuati nel passivo sono privati risparmiatori pesaresi dai 50 ai 70 anni – racconta l’avvocato Paolucci -, persone che avevano anche altri investimenti, non a digiuno della materia finanziaria, ma che hanno scelto di diversificare attraverso gli strumenti proposti da Omarini con la promessa di un tasso più alto rispetto a quelli bancari. Il broker romagnolo lavorava tramite passaparola e con un sistema porta a porta. In effetti, per i primi due anni (stiamo parlando del periodo immediatamente precedente al covid), i risultati ci sono stati e quello era il suo biglietto da visita per ottenere la fiducia di nuovi clienti".

"Il broker mi è stato presentato da un conoscente di lunga data – racconta Paolo Sacchini -. Omarini mi illustrò e offrì un prodotto finanziario che affermò derivante dalla cartolarizzazione di crediti iva con rendimento del 5 per cento di interessi annuo e mi assicurò che il capitale sarebbe rimasto al sicuro. La sottoscrizione per i primi 40mila euro è avvenuta a casa mia, era il 2016. A quel versamento ne sono seguiti altri due da 50mila e uno da 80mila. Fino al 2021 gli interessi pattuiti sono stati pagati regolarmente con cadenza semestrale, almeno fino a gennaio del 2022. Ho contattato Omarini chiedendo il motivo del mancato pagamento degli interessi e ho ricevuto da lui risposte evasive, che chiamavano in causa la guerra in Ucraina che era scoppiata nel frattempo. Insospettito, ho effettuato degli accertamenti sul web e ho scoperto il fallimento della Solution Group. Ci siamo incontrati a casa mia a marzo e non mi ha saputo dare giustificazioni accettabili. Ho scoperto così che gli investimenti che avevo sottoscritto non riguardavano affatto cartolarizzazione di crediti Iva bensì cartolarizzazione di crediti generici ad altissimo rischio e senza alcuna garanzia. E così ho perso tutto il mio capitale".