"A fine anno saremo costretti a chiudere la nostra sede, per cui ci siamo sempre autofinanziati e per questo non saremo più in grado di assistere circa una settantina di famiglie pesaresi in difficoltà, a cui fornivamo generi alimentari e beni di prima necessità". A dirlo è Mario Di Palma, presidente dell’associazione pesarese Bracciaperte, che da quindici anni opera sul territorio svolgendo attività formative di volontariato principalmente all’interno degli istituti penitenziari, ma che si occupa più in generale dei soggetti più svantaggiati, fornendo principalmente loro anche generi alimentari.
"Da anni ci autofinanziamo – dice Di Palma – e i costi per tenere aperta la sede sono insostenibili, così che già da alcuni mesi siamo passati, con enorme dispiacere, da aiutare 70 famiglie a circa 25. Siamo un ente benefico accreditato per ritirare presso il Banco Alimentare, per poter portare aiuti a chi è in difficoltà, ma non avendo più uno spazio a disposizione dove sistemare i viveri da consegnare alle famiglie, se non troveremo presto una soluzione adeguata, saremo costretti a sospendere gli aiuti. Ci siamo rivolti all’amministrazione comunale – aggiunge – che ci ha comunicato che dovrebbe metterci a disposizione uno spazio, ma dobbiamo trovare una soluzione entro il 31 dicembre, altrimenti andrà perso tutto quello che abbiamo fatto finora ed è drammatico.
Tra l’altro la soluzione ad oggi ipotizzata (su cui non abbiamo ancora conferme) è un piccolo ufficio dove organizzare le attività amministrative ma dove non sarebbe possibile immagazzinare tutti i viveri. Avremo bisogno di uno spazio più grande, per realizzare anche un laboratorio polifunzionale dove insegnare artigianato di base coinvolgendo persone disagiate, disoccupati, giovani che abbandonano la scuola".
Oggi Bracciaperte conta una ventina di volontari. Numerose le iniziative realizzate all’interno degli istituti penitenziari: "La maggiore attività formativa la svolgiamo all’interno del Carcere di Villa Fastiggi – aggiunge Di Palma – anche se operiamo negli istituti penitenziari di tutte le Marche. In questi anni abbiamo coinvolto nella formazione circa 1.500 detenuti. Abbiamo avviato diversi laboratori, per cui in gran parte ci siamo autofinanziati ed in parte abbiamo ricevuto dei fondi dall’Ambito.
Nel carcere di Pesaro, nella sezione femminile, abbiamo avviato grazie a Laura Baldini, un laboratorio di xilografia. Insieme all’associazione Isaia abbiamo avviato invece nella sezione maschile un laboratorio per meccanico bici e un corso per insegnare la riparazione di elettrodomestici. Per l’attività che stiamo portando avanti vorrei ringraziare Katia Parcesepe ed anche la direttrice del carcere Annalisa Gasparro. Grazie alla sua grandissima disponibilità, coinvolgendo alcuni detenuti, stiamo riqualificando anche l’ex falegnameria del carcere di Villa Fastiggi, per creare così nuovi spazi per laboratori. Una attività che da anni portiamo avanti solo grazie al volontariato."