Pesaro, 29 novembre 2024 – A quindici anni fugge di casa dopo essere stato picchiato dal padre e ieri mattina, coperto da un paravento, ha testimoniato contro di lui in tribunale. Seduto pochi metri più in là c’era proprio lo stesso genitore nei confronti del quale ora pende l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Quello reso dal ragazzo è stato un racconto carico di emozione e di dolore al punto che, a un certo punto, il padre ha deciso di uscire dall’aula. E’ la drammatica vicenda di cui si è discusso ieri mattina dinanzi al tribunale collegiale di Pesaro. Lui è un 48enne pesarese e la vicenda risale all’aprile dell’anno scorso. Il ragazzo, rispondendo alle domande del pubblico ministero, ha ripercorso quanto accaduto quel pomeriggio in cui si trovava a casa del padre. I genitori, non coniugati, vivevano separati ormai da tempo e, in base ad un accordo, il minore passava alcuni giorni con la madre, di cittadinanza straniera, e altri con il padre. E quel pomeriggio di fine aprile era affidato proprio a quest’ultimo. Durante l’udienza di ieri è stata ascoltata anche la mamma che, insieme al figlio, si è costituita parte civile.
Secondo l’accusa il padre beveva troppo e faceva anche uso di droga, anche davanti agli occhi del ragazzino, inoltre avrebbe utilizzato il cellulare del figlio per accedere a siti di incontri erotici. E alterato dall’alcol, o dall’uso di stupefacenti, in più occasioni lo avrebbe schiaffeggiato. Ma quel pomeriggio lo avrebbe addirittura preso a pugni, colpendolo sia alla testa che al collo. Il ragazzino era fuggito di casa e, una volta arrivato in strada, ha telefonato alla mamma chiedendole, spaventato, di venire subito a prenderlo. Il 15enne si è poi rivolto al pronto soccorso per farsi medicare a seguito delle percosse. I sanitari gli avevano assegnato una prognosi di quattro giorni. La prossima udienza è prevista per il 16 di gennaio quando verranno ascoltati l’imputato e altri testi della difesa. E’ inoltre prevista un’integrazione dei testimoni convocati dall’accusa. La sentenza è prevista per il prossimo mese di marzo.