Il sindaco Biancani cerca di tamponare il malcontento sul caro bollette, sfociato sabato scorso nella protesta di piazza, sotto le sue finestre. Annunciando, "in accordo con Mms, che il Comune darà 80mila euro per sostenere le famiglie più fragili per pagare le bollette dell’acqua". Biancani prova a dare qualche spiegazione. "L’acqua è un bene pubblico, non ha un costo in sé, quello che si paga in bolletta sono le spese per la distribuzione e non è certo il servizio idrico quello che garantisce gli utili a Mms. I rincari in bolletta dell’8% per il nostro territorio sono stati indicati da Arera (l’Autorità nazionale) - così come in tutta Italia - e servono a coprire gli aumenti dei costi che il gestore deve sostenere per portare l’acqua nelle case e nelle imprese".
"Nei prossimi giorni – dice – stabiliremo i criteri per individuare i destinatari del bonus da 80mila euro. Ci rivolgeremo alle famiglie più fragili, che terremo informate sull’uscita del bando". Il sindaco ricorda anche che "l’aiuto si sommerà al bonus sociale idrico di Arera di circa 300mila euro destinato a circa 3000 utenze". Tale bonus nel 2024, ha consentito a oltre 11mila famiglie in provincia di usufruire di 870.000 euro di “sconti” applicati in bolletta.
"L’acqua – prosegue – è un bene pubblico, che non viene acquistato dai fornitori dei servizi. Gli aumenti che questi possono applicare – indicati da Arera – servono solo a coprire i rincari delle materie prime e questo porta a maggiori costi. Ad esempio: per sostituire 1 km di rete idrica nel 2021 occorrevano 100.000 euro, oggi ne servono 160.000". Biancani aggiunge inoltre che, gli utili di Marche Multiservizi "derivano dalla fornitura di servizi a mercato. Abbiamo la fortuna di avere un’azienda partecipata sana. I suoi utili sono necessari al Comune di Pesaro per fornire servizi essenziali ai cittadini: educativi, sociali, culturali. Chi chiede di usare gli utili per diminuire le bollette, deve anche indicare da quale servizio tagliare".
Il sindaco tiene poi a far chiarezza sulle modalità di calcolo e individuazione delle tariffe: "L’Autorità nazionale (Arera) stabilisce i criteri di calcolo delle tariffe per l’acqua. L’Autorità d’ambito locale (Aato), che è l’assemblea dei sindaci della provincia, applicando i criteri definiti da Arera, definisce le tariffe". Poi sul +8% Biancani precisa: "L’Aato ha approvato l’aumento delle tariffe del servizio idrico dell’intera annualità 2024 solo lo scorso 25 ottobre. Nel conguaglio di quest’anno i cittadini si sono ritrovati a pagare gli aumenti dell’8% arretrati (riferiti ai primi 10 mesi del 2024)". I cosiddetti ‘rincari retroattivi’ non saranno quindi riproposti, "Non ci saranno altre ‘sorprese’, anche perché le tariffe approvate da Aato sono fissate anche per il 2025", rassicura il sindaco.
E dei casi di aumenti più “eclatanti” riportati anche dalla stampa, il sindaco dice: "Sono la conseguenza dei maggiori consumi rilevati. Nel 2024 si è registrato un incremento medio dei volumi del 7% rispetto al 2023".