ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

Bocciata la proposta della Commissione d'inchiesta sul caso Opera Maestra e Stella Polare

Il consiglio comunale di Pesaro decide di approfondire gli affidamenti facili attraverso l’organo ispettivo normale. Biancani: “Dobbiamo continuare ad essere sereni, io sono tranquillo, attendiamo l’indagine penale”

Da sinistra: Marco Lanzi, capogruppo della minoranza, e Marco Perugini, capogruppo del Pd

Da sinistra: Marco Lanzi, capogruppo della minoranza, e Marco Perugini, capogruppo del Pd

Pesaro, 30 luglio 2024 – Non passa la richiesta dell’istituzione della commissione speciale d’inchiesta a proposito degli affidamenti per oltre mezzo milione di euro alle associazioni culturali Opera Maestra e Stella Polare proposta dalla minoranza nel corso del consiglio comunale di ieri. E’ stato un consiglio infuocato quello che si è svolto ieri e che si è protratto fino a notte. Dopo una lunga serie di interventi e di dichiarazioni di voto l’esito della consultazione è stato: 11 favorevoli e 20 contrari.

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“Abbiamo la necessità di essere sereni. Rispetto a questa richiesta di commissione di inchiesta io mi sento come sindaco tranquillo. Nel momento in cui ho preso atto che la magistratura vuole indagare sulla base di un’inchiesta de Il Resto del Carlino mi sento di dire che siamo tutelati. La magistratura ha tutti gli strumenti ed è deputata a verificare. Pensiamo che se viene indagato un politico questo non dia luogo a un giudizio politico? La magistratura farà quello che deve fare. Basta, occupiamoci di altro e di quello che è di nostra competenza. Non c’è la voglia di insabbiare nulla, l’amministrazione non vuole nascondere nulla. I dirigenti sano che c’è massima trasparenza, diamo tutto a disposizione a tutti. Avete capito che interviene la magistratura ed è la prima volta che interviene a Pesaro? La commissione d’inchiesta non serve a niente”.

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“Quello che è emerso e che ha sollevato Il Resto del Carlino è davvero grave – ha sottolineato Marco Lanzi, consigliere di minoranza -. Io sono rimasto senza parole. Ogni giorno esce una notizia nuova. Il capo della Procura Maria Letizia Fucci ha confermato l’apertura di un fascicolo di inchiesta. Emerge un buco nero nei controlli, sono tante le domande che ci facciamo. La commissione d’inchiesta non è una caccia alle streghe ma uno strumento di giustizia.  “Garantismo non vuol dire impunità – ha sottolineato il consigliere di minoranza Dario Andreolli -. Dobbiamo distinguere i fatti dalle opinioni e i fatti hanno lasciato molti interrogativi. Ci troviamo di fronte a una situazione di eccezionalità. Dopo tanti giorni non è arrivata alcuna risposta. La commissione atti fa l’ordinario e non lo straordinario. E’ un errore pensare che una situazione eccezionale possa essere affrontata con strumenti ordinari. I cittadini vogliono che sia fatta luce perché in questi giorni sono solo accresciute le domande”.

“Non è una situazione straordinaria perché non abbiamo avvisi di garanzia né indagati – ha ribattuto la consigliera di maggioranza Francesca Tommasoli -, posso dire che è imbarazzante. Nessuno esclude la commissione di inchiesta se tra mesi la Procura o altre tirerà fuori altre cose”. 

“Abbiamo una commissione di controllo permanente, convochiamola subito – è stata la risposta del capogruppo Pd Marco Perugini -. Questa storia non piace prima di tutto e soprattutto a noi. Questa storia ha suscitato sconcerto nei cittadini e ha fatto bene l’opposizione a sollevare questo tema. Da consigliere di maggioranza penso che le ipotesi che si configurano nei giornali e nei commenti danneggiano noi prima di tutto. E’ giusto fare chiarimenti e considerazioni politico-morali. Per questo motivo questo consiglio comunale ha storicamente istituito una commissione di controllo e garanzia. Perché non è stata convocata subito? Facciamolo subito, già da domani. Non siamo contrari agli approfondimenti”. “Vogliamo essere l’organo che potrà fare chiarezza nei confronti della collettività – ha chiesto all’aula la consigliera Giulia Marchionni -? Oppure preferiamo appiattirci ai desiderata di chi oggi non ha più il ruolo di amministratore ma continua a decidere l’agenda politica? La nostra richiesta di commissione scaturisce dalla necessità di fare chiarezza. La commissione speciale d’inchiesta è un organo a carattere temporaneo con uno specifico mandato per un interesse pubblico”.