
Angelo Colacicchio mentre si cucina la sua bistecca direttamente sul camion
Fano, 10 novembre 2020 - Una bistecca ai ferri cucinata sul camion. E’ questa la risposta dei camionisti dopo le limitazioni dei vari Dpcm. Infatti dopo le 18 molti autogrill vendono solo panini, anche lungo l’autostrada A 14. A complicare le cose, nel tratto tra Fano e Pesaro, la chiusura da qualche giorno del sottopasso, che univa la stazione di servizio Foglia Est, lungo la corsia Nord, a Foglia Ovest, sulla corsia Sud, dove c’è un ristorante molto frequentato. "Ho trovato il cancello sbarrato – racconta Angelo Colacicchio, camionista di 57 anni, che incontriamo in A14 tra P esaro e Fano – e così ho comprato un po’ di carne e l’ho arrostita sulla mia bistecchiera elettrica, che non usavo da molto tempo. Così hanno fatto tanti altri colleghi, quelli che, dopo il lockdown, sono stufi di mangiare panini".
Lui, originario di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, si definisce "camionista purosangue", uno di quelli che sin dalle scuole medie sognavano di guidare un "bisonte". Da quando aveva 23 anni trasporta in giro per l’Europa latte, vino e altri alimenti per rifornire grandi aziende. "Noi camionisti – spiega Colacicchio – amiamo la buona cucina e frequentiamo i ristoranti dove si mangia bene e si spende il giusto. Ma dopo l’ultimo Dpcm è difficile, anche fuori dall’autostrada, trovare un locale che prepari una buona cena e disponga di un parcheggio adeguato. Specie quest’ultimo requisito viene a mancare, se si esce dall’autostrada, e allora ci siamo organizzati per prepararci una buona cena in modo autonomo. Se c’è una cosa a cui la mia categoria non rinuncia, è proprio il buon cibo. Quindi facciamo di tutto per evitare di ripiegare sul cibo da fast food".
Ma «l’incubo panini» non riguarderebbe solo il tratto pesarese dell’autostrada: "Succede anche all’estero – aggiunge Colacicchio – , tra Germania e Ungheria, dove sono rari gli autogrill che offrono il servizio di ristorazione…". Ma come improvvisarsi cuochi "on the road" dall’oggi al domani? "Io non sono sposato ma ho ancora la mia mamma, che mi suggerisce ottime ricette. La bistecca, ad esempio, mi ha consigliato di rosolarla in padella e, solo a cottura quasi ultimata, aggiungere un po’ di spezie e una confezione di piselli e carote per insaporirla. I colleghi chiedono alle mogli: qualche dritta è utile anche a me, ma sono gli ingredienti a fare la differenza. Si deve ritagliarsi un po’ di tempo per andare in un buon supermercato…".
Insomma, il Covid ha modificato le abitudini dei camionisti. "E’ stata un’occasione per tornare a comunicare e a scambiarsi consigli – dice –, tipo dove andare a comprare la carne più buona e le verdure più fresche, mentre da un po’ di tempo eravamo diventati un po’ troppo individualisti, per via della mancanza di tempo e dei controlli sempre più stringenti sui nostri ritmi di lavoro". Dunque sono cambiate anche le occasioni di socializzazione… "Osservando le norme anti contagio, per fortuna si può vivere quasi come prima, specie per me che sono single. Ho avuto una f idanzata in Portogallo, dove consegnavo merci fino a poco tempo fa, ma prima di concedermi delle attenzioni ha preteso di sapere con certezza che non ho il virus". Ma questa è un’altra storia.