ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Biosfera, c’era un altro progetto: "Noi l’abbiamo presentato, ma nessuno ci ha dato risposte"

Parla Paolo Buroni, a capo della Stark, nota società di Cagli specializzata nella produzione di proiezioni interattive: "Artifact non so chi sia, l’idea era simile ma la nostra costava meno".

Biosfera, c’era un altro progetto: "Noi l’abbiamo presentato, ma nessuno ci ha dato risposte"

Parla Paolo Buroni, a capo della Stark, nota società di Cagli specializzata nella produzione di proiezioni interattive: "Artifact non so chi sia, l’idea era simile ma la nostra costava meno".

e Antonella Marchionni

"Una sfera per Pesaro Capitale l’avevamo progettata anche noi, e ancora tecnicamente stiamo aspettando che ci rispondano. Non abbiamo saputo più niente del nostro progetto, non siamo mai stati interpellati".

Paolo Buroni, è il direttore artistico e fondatore di Stark s.r.l., società con dieci dipendenti specializzata nella produzione di proiettori architetturali di immagini ad alta luminosità e sistemi di proiezione interattivi.

La Stark è un’azienda di Cagli, fondata nel 1992, da decenni sulla breccia con collaborazioni importanti "abbiamo la direzione artistica del Museo Ferrari, ad esempio". Ma del progetto presentato per l’icona di Pesaro Capitale "non ci è mai arrivata alcuna risposta". Ad aggiudicarsi l’appalto da 629.850 euro più Iva per la realizzazione della biosfera era stata l’Artifact srl di Montecosaro, in provincia di Macerata. L’azienda neo costituita è composta da due soci: Federico Rossi, amministratore unico, residente a Riccione, professore associato in architettura digitale alla London South Bank University e Andrea Santicchia, proprietario del 40 per cento delle quote, artista e docente allo Iuav. La sede legale dell’azienda è anche il domicilio di quest’ultimo.

L’aggiudicazione dell’appalto è stata "lampo" e a vincerlo è stata una società neonata. L’Artifact si era infatti costituita il 7 settembre 2023 ma la sua "attivazione" camerale è del 20 novembre 2023, addirittura sei giorni dopo la determina 2943 del 14 novembre 2023, quella in cui viene formalmente aggiudicato l’appalto prevedendo anche l’assunzione dell’impegno di spesa.

"E’ evidente che poi abbiano scelto un’altra azienda per la realizzazione dell’opera. L’Artifact io personalmente non la conosco – continua Paolo Buroni -. Il nostro progetto era una sfera trasparente, più concettuale, molto diversa da quella che poi è stata fatta. Si trattava di una sfera interattiva che reagiva alla presenza delle persone. Era una scultura un po’ eterea, trasparente. Certo è che una volta presentato il progetto alla Fondazione Pescheria non abbiamo più avuto risposta. Il costo della biosfera che è stato realizzato è intorno ai 700mila euro iva compresa? Quella che avevo progettato io aveva un costo molto inferiore".

"L’individuazione dell’opera – come si legge nella determina 2645 del 18 ottobre 2023 – è stata selezionata da una commissione appositamente nominata da Fondazione Pescheria, costituita da esperti in possesso delle necessarie competenze in materia". Commissione che, appunto, ha selezionato il progetto della biosfera che illumina la piazza "ritenendo che tale progetto esprima in maniera più completa gli indirizzi artistici, tecnologici e di engagement del pubblico".

L’opera che poi è stata realizzata è stata inaugurata nel febbraio scorso in due riprese. La prima, infatti, era stata una falsa partenza a causa del fatto che, al dunque, il sistema audio non era partito. Il 25 febbraio, invece, era filato tutto liscio e l’installazione era stata inaugurata ufficialmente, con tutta la giunta Ricci schierata davanti all’opera. Ma da quel momento, ossia sei mesi fa, i contenuti (suoni, e immagini) della biosfera sono sempre gli stessi.