Pesaro, 14 gennaio 2025 – “Il Comune di Pesaro ci avrebbe prestato la Biosfera per tutto il 2025. L’ha detto il vicesindaco Daniele Vimini. Ma i costi del trasporto da Pesaro ad Agrigento e di tutto il lavoro sono improponibili, si parla di 300mila euro”. Al sindaco di Agrigento Francesco Micciché, che ospiterà la Capitale della Cultura 2025, la Biosfera è piaciuta parecchio al punto che ha chiesto informazioni per farla rotolare verso sud. Il vicesindaco gliel’avrebbe prestata volentieri e pure gratis, togliendo peraltro all’amministrazione comunale l’incombenza di trovargli una collocazione e continuare a pagare i costi per l’accensione e il sistema di raffreddamento.
Ma non tutte le sfere girano, soprattutto se il costo del rotolamento prevede diversi zeri. Il prezzo dell’acquisto, invece, non aveva scoraggiato l’amministrazione comunale di Pesaro che aveva speso più del doppio rispetto al costo del ruzzolamento verso Agrigento. Il simbolo della Capitale della Cultura 2024, infatti, era costata 629.850 euro più iva. L’appalto per la realizzazione se lo era aggiudicato la società Artifact srl di Montecosaro. “Bisognerebbe trasportarla tutta intera – continua Francesco Micciché – Io l’ho chiesto a quelli che l’avevano realizzata, agli artisti. Sarebbe stata una cosa molto bella, però, a quel prezzo, non ce la faccio”.
Del resto le idee chiare su dove mettere il costoso simbolo di Pesaro 2024, l’amministrazione comunale non sembra avercele mai avute. “Non è mica detto che la Biosfera io poi la sposto dalla piazza. Per ora rimane lì, non ho avuto modo di pensarci, ritengo che in piazza stia bene e l’eventuale spostamento ancora non è un oggetto dei miei pensieri, di priorità ne ho altre”. E’ quanto ci aveva dichiarato il sindaco Biancani non più tardi di una settimana fa lasciando intendere che per il momento la Biosfera sarebbe rimasta al suo posto. Il prestito ad Agrigento proposto dal vicesindaco Daniele Vimini appare infatti un colpo di scena rispetto alle intenzioni più recenti e stanziali espresse dal primo cittadino il quale, tuttavia, quest’estate aveva espresso opinioni differenti.
Ad agosto il sindaco aveva infatti dichiarato al Carlino di avere in mente di traslocarla: “Non può stare lì. A fine anno serve un loggiato dove collocarla per via del calore eccessivo e un luogo poco frequentato perché i suoni e le immagini a tutte le ore potrebbero disturbare i residenti”.