Prenderà il via alle 9,30 di lunedì 28 nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Urbino, il corso estivo “Bioetica e sviluppo sostenibile“ organizzato dalla Consulta di Bioetica Onlus e dall’Associazione Tessile e Salute, con il patrocinio del Master in Bioetica “Pluralismo e Consulenza Etica“ dell’Università di Torino e della Università degli Studi di Urbino, del Comune di Urbino e dell’ Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Pesaro-Urbino con la collaborazione della Azienda Cariaggi e il supporto dell’Associazione Marchigiana Sclerosi Multipla e altre Malattie Neurologiche.
Chiediamo al dottor Mauro Mancino, pediatra e membro del comitato scientifico del corso, di spiegarci da dove nasce questa esperienza partendo dal concetto di bioetica.
"Sin dalla sua origine – afferma – la bioetica si occupa delle conseguenze etiche legate ai progressi scientifico-tecnologici e degli aspetti legati alla cura degli esseri viventi, umani e non. Nel presente ha allargato le sue competenze anche alle responsabilità ambientali e sociali".
Libertà, autonomia dei soggetti nelle scelte di cura, etica dei trapianti e delle cure palliative, equità nella distribuzione dei servizi sanitari, ecologia e ambiente, sviluppo sostenibile, evoluzionismo, creazionismo saranno infatti alcuni dei temi che verranno dibattuti durante la settimana dei lavori confrontando prospettive e paradigmi molto diversi fra loro.
"La sostenibilità è oggi una finalità perseguita trasversalmente sia in politica che in economia" prosegue il dottor Mancino "e impegna la società contemporanea, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, nella responsabilità per la conservazione delle risorse del pianeta. Non dimentichiamo che lo sviluppo sostenibile è obiettivo dell’Agenda ONU 2030 e implica sostenibilità economica, sociale e ambientale".
La summer school urbinate quali obiettivi si prefigge?
"Lo scopo non è di puro insegnamento, ma di fornire gli strumenti per poter formulare un giudizio etico su problematiche quotidiane che presentano caratteristiche di fluidità tale da rendere difficile una chiara legiferazione. La partecipazione di associazioni, università e mondo produttivo coniugherà ricerca e formazione affinché diritti civili e diritti sociali siano riconosciuti e promossi. La bioetica è infatti una coscienza critica che contribuisce al rispetto della soggettività, del bene comune e dell’ecosistema: vista l’attualità e la varietà dei temi trattati saranno presenti diverse figure professionali laiche e religiose, perciò il corso è rivolto a medici, infermieri, avvocati, filosofi, docenti universitari e insegnanti. Le lezioni saranno sia in presenza che in streaming grazie alle dotazioni messe a disposizione del Rettore dell’Università di Urbino professor Giorgio Calcagnini che approfitto per ringraziare assieme al Comune di Urbino per il patrocinio e la partecipazione che ci hanno offerto l’occasione di organizzare eventi satelliti come concerti, proiezione di film e dibattiti, aperti anche alla cittadinanza".
Il corso si concluderà con due giornate di incontri, sabato 2 settembre nell’azienda Cariaggi di Cagli e domenica 3 settembre nel Palazzo Ducale di Urbino.
t. m.