Prosegue domani “Bioetica e sviluppo sostenibile“ nell’ambito della Scuola estiva in Bioetica dell’Università di Urbino. Domani dalle 18 concerto del flautista Paolo Tesbia (palazzo Albani, sala incisori). Alla stessa ora proiezione del docu-film “Prima di tutto“ di Marco Simon Puccioni (segue dibattito con il regista).
Domenica nella Sala d’Inverno di Palazzo Ducale si chiude il Corso. Chiusura affidata a un convegno che contempla fra l’altro la presentazione del libro “Morire all’italiana“, curato da Asher Colombo, professore ordinario di Sociologia all’Università di Bologna.
Si tratta di una importante ricerca nel nostro Paese che getta uno sguardo penetrante sul rapporto degli italiani con la morte, esplorando emozioni, pratiche e rituali che circondano questa inevitabile tappa della vita. La presentazione sarà seguita da una discussione tra esperti e il curatore del volume che contiene i dati della ricerca cui hanno partecipato docenti e ricercatori di università italiane compreso l’Ateneo urbinate (Roberta Bartoletti e Lorenzo Giannini di Uniurb si occupano specificamente della morte in internet).
Interverranno il prof Mauro Cozzoli, professore emerito di Teologia Morale della Pontificia Università Lateranense, la professoressa Lella Mazzoli, direttrice dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino, e il prof Maurizio Mori, già professore ordinario di Filosofia Morale dell’Università di Torino e presidente della Consulta di Bioetica.
Il libro “Morire all’italiana“ rappresenta il primo studio sociologico in Italia sulla morte, che inserisce l’esperienza individuale in un quadro collettivo per delineare una visione dei pensieri e dei comportamenti caratteristici della "cultura italiana circa la morte, il morire e l’al di là". Un contributo sinora unico, che cerca di fare chiarezza sugli atteggiamenti degli italiani circa il morire: uno dei cardini della nostra "forma di vita". I lavori di domenica inizieranno alle 9,30, parleranno Elena Viganò, Mariella Immacolato, Palma Sgreccia, Mauro Mancino, Franco Piunti, Fabio Vallarola, Carlo Cerrano.