ALESSANDRO MAZZANTI
Cronaca

Bimba di 6 mesi morta in culla. Sequestrata la casa dei genitori

Il pm ipotizza per i genitori il reato di omicidio colposo. L’autopsia ha escluso violenze

Il residence di Piobbico dove è avvenuta la tragedia nella notte tra domenica e lunedì

Il residence di Piobbico dove è avvenuta la tragedia nella notte tra domenica e lunedì

Piobbico (Pesaro Urbino), 17 gennaio 2018 - La casa, all’interno del residence “Il podere” di Piobbico, dove alloggiavano i due genitori 21enni romeni e dove è stata ritrovata cadavere domenica scorsa la loro figlia, una bimba di 6 mesi che dormiva in una carrozzina vicino a loro, è sotto sequestro. I carabinieri hanno messo i sigilli su ordine del pm Simonetta Catani della procura di Urbino, ed il sequestro è collegato alla necessità di capire esattamente i motivi della morte della piccola. Questo perché all’interno della casa, potrebbero esserci elementi (oggetti, alimenti o simili) che possono risultare utili alle indagini che i carabinieri, sia del Nucleo Investigativo del comando provinciale sia dei colleghi della Compagnia di Urbino, stanno svolgendo sul decesso della piccola.

Ieri, l’anatomopatologo Adriano Tagliabracci, ha svolto l’esame autoptico. E il medico ancora si è preso alcuni giorni – circa una settimana – per svolgere accertamenti ulteriori rispetto all’analisi svolta ieri mattina. Una prima risposta parla di insufficienza respiratoria, ma è ancora un quadro incompleto. Di certo, risulta che la bambina è morta per cause naturali. Non esistono cioè segni di violenza sul corpo, o nulla che possa far pensare a una morte violenta, indotta da terzi. Alla stessa conclusione, hanno portato le indagini dell’Arma.

I genitori però, ambedue, sono indagati per omicidio colposo. E’ un atto dovuto, ogni volta che il pm ordina un’autopsia. E al momento, non significa automaticamente che abbiano responsabilità per la morte della loro piccola. Ne potrebbero emergere, ma è solo un’ipotesi, se dagli ulteriori accertamenti che svolgerà l’anatomopatologo, si concretizzassero elementi tali da configurare una colpa dei genitori. Per fare un esempio, ma solo a titolo indicativo: se emergesse che la bimba è stata nutrita con latte artificiale scaduto, e che questo fatto è collegato con nesso di causa-effetto alla sua morte, allora ci sarebbe una negligenza di cui rispondono i genitori. Ma questo, appunto, lo sapremo solo tra alcuni giorni. Finché non ci saranno questo tipo di risposte, la casa resta sequestrata e non c’è neanche il nulla osta per le sepoltura della piccola, la cui salma si trova ancora nella camera mortuaria dell’ospedale di Urbino.

I genitori hanno tentato disperatamente di rianimare la bambina, domenica sera. Facendole un massaggio, o forse usando anche acqua, pensando che la piccola potesse essere stata colta dalla febbre, anche se il corpicino era sempre più freddo. Pare che la coppia abbia, nel momento di totale disperazione, anche tentato di chiamare i loro parenti in Romania, forse per avere preziosi consigli da una persona più esperta su come affrontare quel momento di panico. Tutto è stato inutile. La bambina era morta da poche ore, quando la madre, intorno alle 21 di domenica sera, si è avvicinata a lei per nutrirla. Nelle notti successive, la coppia ha dormito in un’altra sede, visto che la casa dove alloggiavano (che appartiene al nuovo datore di lavoro del padre della piccola) è finita sotto sequestro. La coppia è comprensibilmente ancora sotto shock per quanto accaduto. La giovane madre si era sentita male più volte, domenica sera, subito dopo la tragedia.