Biesse, fatturato giù . Da novembre a giugno per i 1571 dipendenti scatta la solidarietà

Il gruppo della famiglia Selci ha sfornato i dati della terza trimestrale. Un giorno di riposo forzato alla settimana: e quindi stipendi ridotti.

Biesse, fatturato giù . Da novembre a giugno per i 1571 dipendenti scatta la solidarietà

Gli interni dell’azienda di Chiusa di Ginestreto

La Biesse non va in controtendenza rispetto al quadro generale che sta colpendo tutto il settore della meccanica, tranne rare eccezioni. Il gruppo controllato dalla famiglia Selci ha sfornato i dati della terza trimestrale che vedono un calo di fatturato del 5,9 per cento perché si passa dai 595,7 milioni dello stesso periodo del 2023 ai 560,8 di fine settembre. Un calo con il paracadute perché nel consolidato della grande azienda meccanica di Chiusa di Ginestreto entra, da inizio anno, il fatturato della società GMM che ha portato in dote 120 milioni ma con 420 dipendenti. Tanto che il costo del personale, e quindi i costi fissi, sono aumentati di quasi 2 milioni di euro. Acquisizione che ha portato anche la posizione finanziaria netta da più 90 milioni dello scorso anno, ad un negativo di 28 milioni. Da aggiungere che il risultato netto è passato dai 15,9 milioni dello scorso anno a 2,6 milioni di euro con un calo dell’83,9 per cento.

Un momento non facile e dalla gestione complessa visto che Biesse ha infilato la strada di una forte riorganizzazione in un momento di contrazione dei mercati: l’unico che va bene e va a segnare un dato positivo del 3% è quello americano. In questo momento la Biesse conta, solamente sul territorio pesarese 1571 dipendenti ed altri 280 con gli stabilimenti della Hsd, società che costruisce mandrini, il cuore dell’automazione, il fiore all’occhiello del fondatore Giancarlo Selci ed anche una delle grandi ‘banche’ del gruppo.

Una situazione non facile tanto che nei prossimi giorni sono in previsione assemblee dei dipendenti per discutere il contratto di solidarietà "con una durata di 8 mesi, dal primo di novembre fino ad arrivare a giugno del prossimo anno", si legge di un volantino della Uil che sta circolando tra i lavoratori del gruppo. Non si salva nessuno dalla riduzione delle giornate di lavoro – una alla settimana –. Con un paragrafo dove si legge anche: "Come nel precedente contratto di solidarietà l’azienda fuori dal contratto di solidarietà fa una dichiarazione a verbale che è disponibile ad incentivare economicamente coloro che sono individuati dall’azienda in base alle esigenze tecnico-organizzative, produttive, fermo restando la sottoscrizione di un verbale di conciliazione necessario per l’apertura di procedure di licenziamento collettivo ai sensi ecc. ecc.... visto che in solidarietà si può aprire la mobilità solo con la non opposizione dei lavoratori interessati alla stessa".

Insomma si annuncia una settimana bollente all’interno della fabbrica di Chiusa di Ginestreto. Ma se ai piani bassi si parla di altri 8 mesi con stipendi ‘ridotti’, ai piani alti verrà discusso invece una operazione di riacquisto azioni proprie sul mercato per una totale di 15 milioni di euro. Questo al fine anche di sostenere il titolo dell’azienda in Borsa valori che ormai da molti mesi viaggia su una quotazione intorno agli 8 euro dopo che aveva raggiunto picchi, nei momenti d’oro del mercato, anche superiori ai 50 euro.

m.g.